lunedì 4 novembre 2013

Vento...samente

Eccolo Pierino alla consegna dell'accoppiata dolciaria :)
 Tagliolini al nero di seppia con calamari
Prima il gelato con la panna poi un tris di semifreddi ;)
Il Duomo col Campanile di San Pietro
Tracce di bombardamenti nella Cittadella

Altro giro, altra mezza. Il teorema "amici , gara e susseguente mangiata in compagnia" risulta essere ancora una volta perfetto, senza bisogno d'ulteriori dimostrazioni.
Quali amici ? l'allievo Roberto che ritroverò vicino al suo feudo alessandrino in compagnia del keniano bergamasco-robbiatese Alessandro e di Claudio ,un suo amico.
E la gara? Castellazzo Half Marathon e ritorno volentieri ad indossare il pettorale, memore dell'edizioni precedenti ottimamente organizzate.
Dove pranzeremo? Presso il Ristorante Dopolavoro Ferroviario ad Alessandria.
Domenica mattina ore 6.30. Aprendo la finestra della camera da letto noto, con immenso dispiacere, un'inaspettata pioggia fitta, la quale fortunatamente cessa mentre esco di casa attorno alle ore 7.
Il trio podistico ritrova morale allorchè s'avvicina alla meta ed al nostro approdo a Castellazzo Bormida veniamo accolti , udite udite, da un cielo terso e un sole piuttosto raro in siffatte latitudini durante il periodo autunnale.
Nemmeno se ci fossimo dati appuntamento, saremmo arrivati pressochè contemporanemante a parcheggiare l'auto una vicina all'altra.... Sto parlando del fortuito incontro con Roberto anch'egli sorpreso dal clima settembrino e preoccupato causa una storta alla caviglia subìta il giorno precedente durante una breve corsetta.
Gli iscritti alla mezza sono più di 500 e lo speaker ringrazia per l'affluenza numerosa, mentre Claudio trova difficoltà ad iscriversi alla prova più corta la cui lunghezza prevista è di 10,4 km.
Sono con Roberto al di fuori degli spogliatoi quando scorgo in sella alla sua city bike la sagoma di Pierino venuto, come due or sono, da Acqui Terme con lo scopo di donarmi la famosa torta di nocciole. In quest'occasione si supera e completa il bis dolciario omaggiandomi di una confezione di biscotti denominati "Brit e Bon", semplici come ingredienti (nocciole tritate , albume d'uovo e zucchero) ma "terribilmente" squisiti !
Dopo averli gustati posso esclamare senz'ombra di dubbio che "Non c'è nulla di Brit , solo Bon !!!!
Grazie, avranno vita breve !!!!! :)
Sotto la canotta societaria indosso una maglia da ciclo traforata e considerata la temperatura alla partenza ritengo d'essere troppo coperto. La partenza viene ritardata, sono intruppato e mi sento soffocare, per cui decido di prendere posizione all'estrema sinistra dello schieramento.
Pronti via e fortunatamente infilo il "canale" giusto evitando rallentamenti e potendo in tal modo correre senza intoppi, sopravanzato dagli specialisti della distanza. Desidero testare nuovamente il Cardio 60 e dando un'occhiata al display nei primi chilometri, osservo parziali sin troppo veloci, determinati dalla spinta emotiva ed adrenalinica del gareggiare.
Oh Ame datti una calmata altrimenti a metà sei già bello cotto!
In effetti sto osando troppo e lo confido al fido scudiero Pierino, il quale s'affianca poco prima di metà gara rivelandosi un buon supporto psicologico. Faccio parte di un piccolo gruppetto affiatato alla testa del quale c'alterniamo in due , il sottoscritto ed un altro facente parte dei Maratoneti Genovesi sino a quando subentra qualcosa d'imponderabile ed indesiderato. Cosa? Un irritante vento contrario, primattore durante i 6 km finali e solo lui sa quante volte l'ho maledetto poichè, per causa sua , il gruppo si è disgregato. Difficile comprenderne il motivo però, in questa fase critica, riesco a trovare un'insperata brillantezza a livello muscolare e controbattere il disagio provocato dal vento. Ho lottato contro quest'ultimo pescando le ultime forze rimaste in corpo, calando leggermente l'andatura sul finale quando oramai, come si suol dire, "era fatta".
Nel lungo rettilineo d'arrivo Pierino m'esorta a non mollare, si complimenta e svolta a sinistra poco prima del traguardo dove giungo stanco, soddisfatto della prova, conscio d'aver profuso il massimo dell'energie a mia disposizione.
Quando riacquisto un attimo di lucidità mentale ringrazio e abbraccio Pierino imboccando successivamente la via che conduce agli spogliatoi alla ricerca di una doccia, necessaria a riprendermi dalla fatica appena compiuta.
Ottimo il quarto posto assoluto conseguito da Alessandro, ed una volta ritrovati Roberto e Claudio si fa ritorno alle auto, lasciando Castellazzo in direzione Alessandria.
Pranzetto al Ristorande del Dopolavoro Ferroviario e sosta in una delle poche gelateria aperte, a cui fa seguito un breve giro turistico nel centro della città, ovviamente vuoto nelle prime ore del pomeriggio. L'ultima tentazione golosa sono stati i mini cannoli acquistati e divorati in un batter d'occhio presso una rinomata pasticceria alessandrina. Una conclusione in dolcezza del lauto pasto :)
Da segnalare il Duomo con la maestosa Torre di San Pietro, alta ben 106 metri e terza in assoluto nella classifica delle torri campanate italiane.
Roberto ha un'ottima idea nel proporci la visita della Cittadella, celebre fortezza della città purtroppo  conservata non come si dovrebbe se pensiamo all'importanza del monumento, e della sua ricchezza storica.
Nel prossimo fine settimana si ripeterà la splendida esperienza sportivo-gastronomica con altri adorabili amici e colgo l'occasione d'esperimere la mia gratitudine a Roberto, Alessandro e Claudio per la spassosa giornata...

God Bless you!!!

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