mercoledì 12 dicembre 2012

Reggio Emilia o Vladivostok ?

                                  in versione Diabolik infreddolito :-)
                        con Babyface Roberto al calduccio all'interno del palazzetto
                          con la simpatica Cinzia mentre degusto la torta al cioccolato ;-)

E' la domanda che mi son posto nel momento in cui, uscito dall'abitazione dell'amico Ciro situata alla periferia di Reggio Emilia, cercavo d'aprire la portiera posteriore della sua automobile completamente ghiacciata ! :-O
Per diversi giorni, consultando con trepidazione i siti meteo , tutti erano concordi sull'arrivo di una perturbazione portatrice di gelo e temperature rigide. Alè !
Lo so, potrebbe risultare patetico ed anacronistico desiderare di correre una maratona a dicembre con un clima mite però a tutto c'è un limite e per il mio fisico freddoloso si preannunciava un surplus di sofferenza....
L'ho scritto in tutte le salse di come reputo la Maratona di Reggio Emilia la migliore in assoluto per molteplici motivi quali la perfetta e rodata macchina organizzativa nonchè quell'ingrediente fondamentale per il successo di una manifestazione sportiva : il calore della gente. E la popolazione emiliana è il non plus ultra nell'incitare ed  infondere morale al maratoneta conscia delle difficoltà a cui va incontro durante la sua fatica podistica. Stessa spiaggia stesso letto offerto come di consueto dallo scenografico e vulcanico Ciro il folletto macina chilometri dal cuore color nerazzurro come la sua amata Inter.
A condividere la trasferta il simpatico Roberto "Babyface" , che scherzosamente definisco "l'allievo preferito" , al suo esordio sulla maratona secca ed anch'egli preoccupato per il termometro in picchiata. Ritrovo all'uscita del casello di Piacenza Sud e trascorsa un'ora siamo nella città del Tricolore alla ricerca dell'hotel dove pernotterà l'amico alessandrino. Lo troviamo con una botta di fortuna mentre percorriamo una via trafficata e sulla destra si materializza l' Hotel Cristallo . Fugace sosta per depositare i bagagli di Roberto e poi risaliamo in auto direzione Palazzetto dello Sport. Giunti all'ingresso c'imbattiamo in Ciro e di seguito procediamo col ritiro del pettorale salutando alla consegna l'amica Cinzia facente parte dell'organizzazione , la quale m'addolcisce il pomeriggio con due pezzeti di torta al cioccolato ;-) Un caffè vicino al Palazzetto e di seguito decidiamo di cenare nel self service convenzionato alla modica cifra di 4,50 euro. Peccato dover attendere col vassoio in mano per diverso tempo e di conseguenza ritrovarsi con le pietanze fredde..... Scorgo in ritardo della presenza in sala di un forno a microoonde e me ne rammarico perchè sarebbe risultato assai indispensabile.
Ritrovato Ciro prendiamo un altro caffè ed accompagniamo Roberto in hotel dove lo recupereremo la mattina seguente attorno alle 7,30 viaggiando sull'auto di Ciro come se fossimo al'interno di una ghiacciaia. L'entrata al palazzetto è come la scoperta di un'oasi per un assetato, in quanto possiamo godere di un benefico tepore osservando il frenetico via vai dei partecipanti intenti sia al ritiro del pettorale che alla vestizione pre gara. Esco con Roberto per un assaggio del clima e di comune accordo facciamo rientro al palazzetto per riuscirne alle 8.30 e dirigerci, correndo, verso la zona di partenza. L'aria è gelida , bardato nel mio passamontagna immagino i muscoli facciali intorpiditi dal freddo, un classico in siffatte condizioni ambientali. Si fa vivo il sole e risolleva oltre alla temperatura anche l'umore perchè correre nelle campagne reggiane con nebbia e gelo credo sia di una tristezza infinita ! Saluto Babyface con un in bocca al lupo, entro in griglia attendendo il via della competizione intruppato fra i partecipanti  e sfruttando la loro vicinanza per avvertire meno il freddo.
E andiamoooooo si parteeee ! Percorriamo i primi 3 km ripassando sotto il traguardo per poi lasciare il centro città ed inoltrarci nella pianura reggiana innevata dalla precipitazione scesa due giorni prima e le strade con alcuni passaggi pericolosi per via del manto stradale ghiacciato . Una disattenzone o un errato appoggio potrebbero portare ad un inevitabile capitombolo :-) So di non avere quella reattività muscolare e spinta per poter correre come vorrei e difatti già prima del 10° km le gambe sono due macigni da sollevare complice anche la temperatura non ideale per il sottoscritto. A tutto ciò s'aggiunge il riacutizzarsi di un problema all'adduttore destro ed è facile prevedere lo sconforto provato dal sottoscritto ,considerando il percorso ondulato da qui alla fine.
Al passaggio della mezza guardo il display del tempo trascorso e tutto sommato sono soddisfatto, senonchè alla prima significativa erta pago dazio, e nel susseguente falsopiano procedo lentamente sapendo di doverne affrontare un'altra. Mi viene inferto il colpo del KO e nei successivi ristori bevo con calma per dare sollievo ai quadricipiti doloranti.
Sono ormai rassegnato a trascinarmi stancamente all'arrivo ma nel momento in cui vedo sfilare i pacers delle 3h un moto d'orgoglio mi scuote. Non riesco a tenere il loro ritmo però col cuore in gola mantengo quel che basta per giungere sul vialone finale e concludere la prova mano nella mano con l'amico Stefano Scala . Ultimi due arrivi in maratona da libro Cuore ......:-)
Dopo una sosta al ristoro finale ed aver fatto una salutare doccia calda ritrovo Roberto il quale mi racconta dei problemi incontrati nell'affrontare la gara , felice d'averla conclusa e conscio di dover far tesoro dell'esperienza maturata per il futuro. Conoscendolo farà grossi progressi perchè atleta meticoloso e con buone qualità d'endurance.
Uno speciale ringraziamento all'amico Ciro per la cordiale e spassosa ospitalità ed a Roberto col quale è piacevole trascorrere queste trasferte sportive all'insegna del divertimento e dell'ironia.

God bless you !!!