venerdì 30 novembre 2012

Era preventivata ma..........

                                Ame e Paolo prima del via ancora freschi e sorridenti :-)
                                con l'amica e coscritta Franca "Grulla" :-D
                               colto "leggermente" affaticato dalla brava Valentina :-)

.....ogni maratoneta in cuor su spera di trovare la giornata di grazia che gli permetta di vincere il precario stato di forma e la conseguente via crucis :-)
La dura legge dello sport non fa sconti a nessuno, motivo per cui sapevo di dover affrontare una Firenze Marathon senza particolari velleità se non quella di concluderla sotto il fatidico muro delle 3 h, sapendo sarebbe stata una lotta all'ultimo secondo......
Partenza di sabato  , dopo pranzo ,dalla periferia milanese a bordo del transatlantico guidato dall' Ing. Paolo ed approdo a metà pomeriggio nella caotica città gigliata alle prese con due eventi sportivi di grande impatto.
Al sabato test match della nazionale di Rugby italiana contro la temutissima armata Australiana e l'indomani mattina la suddetta Firenze Marathon. Troviamo fortunosamente un parcheggio poco distante dalla struttura adibita ad Expo, all'interno della quale avviene la distribuzione dei pettorali ed i relativi gadgets.
Per espletare questa banale operazione occorre percorrere una mezza maratona in mezzo agli stand dei numerosi espositori, tra i quali noto i compagni di squadra del gruppo sportivo veronese dove sono tesserato . Scatta il caloroso abbraccio con gli amici di Monteforte così come accade con tutti gli altri conoscenti incontrati durante il lungo tragitto.
Un caldo asfissiante ci consiglia d'abbandonare la struttura ed accasarci nell'appartamento fiorentino dell'ing. , ma una volta accesa la caldaia scopriamo che i caloriferi non danno segni di vita :-O
Possiamo ritenerci fortunati del mancato arrivo dell'inverno vero e proprio , altrimenti sarebbe stata una ghiacciaia e vani si sono dimostrati i tentativi di rianimare l'impianto di riscaldamento.
Preparo cena ed il menu prevede un bel piattone di penne al tonno a cui fa seguito un' insalata verde. Una volta saziata la fame dibattiamo riguardo l'abbigliamento da utlizzare in gara e le previsioni meteo parlano di una giornata, uggiosa inizialmente ma in progressivo e costante miglioramento. Indosserò i capi BIOTEX ricevuti il giorno prima e sono curioso di testarne la qualità . Sotto, a contatto con la pelle, una maglia a rete elasticizzata, sopra la canotta societaria , ed a coprire gli avambracci un paio di manicotti molto morbidi ed avvolgenti.
L'impatto col cuscino gelido è traumatico ma le doppie coperte aiutano a riscaldare le membra ed a prendere sonno..... L'indomani ,come da copione,  si presenta a nostri occhi un cielo grigio associato ad un'impercettibile pioggerellina, la quale  c'accompagnerà sino al Lungarno Girardi dov'è fissato il ritrovo e successivamente la partenza della maratona. La temperatura è buona ma l'umidità dell'aria penetra nel corpo ed avverto un po' di brividi a rimaner fermo. Incontro l'amica Franca e cogliamo l'occasione per scattare alcune divertenti foto nonchè la coppia Antonio Margiotta e Paolo Valsecchi coi quali condividerò gran parte della prova.
Sto passeggiando quando sento una voce trafelata chiamarmi e.....non ci posso credere è Valentina, la moglie di Riccardo, ritrovati dopo averli salutati a Kona al termine del loro viaggio di nozze. Avevano assistito da spettatori al Campionato del Mondo Ironman  ed una foto memorabile scattata da Valentina , mentre correvo su Alii Drive ,rimarrà un ricordo indelebile. Ha ribadito d'essere una valida fotografa anche in codesta occasione  ;-)
Detesto entrare in griglia presto , attendere un'infinità di tempo prima del colpo di pistola, sicchè "ammazzo" l'attesa con qualche battuta e fortunatamente di gente intorno ne conosco .....
Prima del via riguardante le "handbike" assistiamo ad un fuori programma elettorale del Sindaco di Firenze Renzi , il quale nella giornata dedicata alle primarie del PD ne approfitta per farsi immortalare tra i podisti ed informarci del suo stop anticipato in prossimità della mezza maratona ;-)
Allora si parte si o no? Mentre mi lamento coi vicini, vengo accontentato dallo starter ed inizio l'ennesima avventura lunga 42.195 metri, in attesa di sapere quando finiranno le scorte di glicogeno e le gambe diventeranno una zavorra da trascinare negli ultimi interminabili chilometri.
Sin da subito affianco Paolo Valsecchi e , malgrado cerco di frenarne l'andatura palesemente audace, non mi dà retta cosicchè transitiamo al passaggio dei 10 km in abbondante vantaggio sulla tabella di marcia. Poco dopo s'aggrega Antonio e si forma un gruppetto che procede a strappi, senonchè in prossimità della mezza decido di calare il ritmo e rimanere leggermente distaccato. Risalgo la china all'altezza del 30° km e, superato Antonio in evidente difficoltà, rimango in compagnia di Paolo. Proseguiamo raschiando il barile d'energie ormai ridotte al lumicino , e non vi dico quante volte ho dovuto combattere il desiderio di camminare col fine di donare sollievo ai martoriati quadricipiti. E vogliamo parlare della pavimentazione in pietra serena del centro storico di Firenze ? Una specie di "onda d'urto" inferta ai polpacci ormai contratti, ma la fine della sofferenza è dietro l'angolo e giunti all'ultimo km. il morale ha un'impennata verso l'alto. Lasciamo sfilare un agonizzante atleta il quale, tirando allo spasimo , sembra sul punto di collassare e discuto con Paolo se ne vale la pena. Entrambi riteniamo inutile tale comportamento, considerando l'esiguo guadagno in termini di tempo....
Inebriati dalla vista del traguardo ed incitati dal folto pubblico presente,  transitiamo mano nella mano sotto lo stesso ponendo fine alla nostra fatica. Un attimo, utile a riprendere conoscenza col mondo reale, e poi l'emozionante abbraccio al compagno di fatica,  perchè l'essenza dello sport è condividere momenti di difficoltà e saperli arginare quando invece sarebbe più semplice lasciarsi andare e calare di botto. Benchè costretto sul finale a scalare un paio di marce sono riuscito nell'intento prefisso e posso ritenermi ampiamente soddisfatto ;-)
Un sentito ringraziamento all' Ing. Paolo per l'ospitalità nella sua dimora fiorentina ed a tutti gli amici incontrati in questo piacevole fine settimana.

God bless you !!!

lunedì 12 novembre 2012

Bustocco farlocco...


                               ultime falcate .....

E non sto facendo riferimento agli abitanti della cittadina varesotta, sede dell'odierno Campionato Regionale Individuale e di Società sulla distanza della Mezza Maratona ma bensì alla prestazione atletica del sottoscritto.
Come è di norma in quest'ultimo periodo, assistiamo ad una svolta in negativo del meteo durante i fine settimana dopo aver goduto di sole e temperature miti nei giorni precedenti.
Che disdetta ! E se penso d'aver inviato l'iscrizione nell'ultimo giorno disponibile forse sarebbe stato meglio avessi posticipato l'invio della medesima, però trattasi della trita e ritrita lamentela del podista insiddisfatto del clima. Ognuno di noi vorrebbe poter correre in condizioni ritagliate ad hoc per le proprie caratteristiche fisiche in un ipotetico Paese di Bengodi....
Ed invece, cari lettori , mi ritrovo aggregato alla simpatica combriccola con a capo l'amico Matteo Fusetti ed altri Road Runners milanesi, accaldati all'interno del movimentato Pala Castiglioni di Busto Arsizio, struttura inadatta ad ospitare i 2000 partenti. Per non parlare del difficoltoso tragitto per uscire dallo stesso e riversarsi nella struttura adiacente per depositare le borse con gli indumenti. Un'inutile perdita di tempo ed una giustificata insofferenza da parte dei partecipanti. Per questo motivo ho ritenuto opportuno procedere al cambio d'abiti poco lontano dalla distribuzione dei pettorali su una panchina di fortuna, onde evitare indesiderati accalcamenti negli spogliatoi. Troppo limitato lo spazio per poter dare "asilo" alla voluminosa massa in "braghe corte" :-)
Lo speaker Omodeo c'invita a prendere posizione sulla griglia di partenza, attraversando il parchetto parallelo per evitare l'inopportuno passaggio degli atleti sui tappeti atti al rilevamento cronometrico. La pioggia, seppur diminuita d'intensità, non ci dà tregua, rimaniamo un bel quarto d'ora fermi sul posto a prendercela tutta ed i minuti trascorrono inesorabilmente lenti in attesa dell'agoniato via !
Sono distratto allorchè odo lo sparo ed inizio a saltare come birilli quei "genialoidi" che con la dovuta calma si piazzano davanti a mò di freno nei confronti di chi viaggia a velocità doppia.
Amici di cui sopra desidero sottolineare il vostro comportamento sportivamente scorretto, irrispettoso nei confronti di chi desidererebbe poter procedere senza trovarsi dinanzi un tappo che a rigor di logica non dovrebbe esserci. Ed ho cercato d'essere gentile perchè mentre rivestivo i panni di Gustav Thoeni, storico alfiere ai tempi della valanga azzurra, avrei fustigato qualcuno che coraggiosamente si lamentava se lo si sorpassava bruscamente !!! :-O
Trascorsi pochi minuti dal via anche la pioggia si è stancata di scendere copiosa, dandoci un'insperata tregua ed una temperatura ottima per correre benchè associata ad un'umidità elevata. Dopo l'iniziale ed indigesto sforzo iniziale profuso "a freddo" per scovare uno spazio vitale fra la selva podistica ricerco tranquillità e ritmo ottimale che nel mio caso , come ben sapete, non significa guardare l'orologio ma "auscultarsi".
Già dopo 6-7 km le sensazioni sono pessime, gambe legnose, due macigni, in evidente difficoltà a mantenere ritmi che solo la settimana prima  parevano facili. Mentre si corre viene spontaneo porsi alcuni quesiti sul perchè di questo calo prestazionale e la tentazione di mollare tutto, calando bruscamente l'andatura, si è materializzato svariate volte....
La mezzamaratona, nel mio caso, rappresenta un allenamento di velocità in prospettiva maratona, con l'obiettivo di rimanere sotto il fatidico muro delle 3h e tale rimarrà sino a quando fisico e salute lo permetteranno.
"E no cavolo tieni duro altro che mollare ! " Così ho cercato di mettere in pratica l'ammonimento proveniente dal mio "alter ego" combattivo, soffrendo per quel che ho potuto, facendo a pugni con la mente "insofferente" e portando a compimento l'ennesima fatica.
Niente sorrisi stavolta, dover stringere i denti a lungo è stato "corrosivo" non solo fisicamente, ed è venuta meno la parte di me goliardica. Passato il traguardo , ritrovo i compagni di fatica e la battuta fuoriesce spontanea perchè tutto potrà accadere, anche la delusione per una giornata storta ma, come sempre predico, si deve accettare il verdetto del campo.
Ho dato il 100% di quel che potevo dare , sarebbe stato più  facile "svaccare" e tirare i remi in barca. Potrà accadere in futuro però stavolta la reazione c'è stata quindi posso ritenermi soddisfatto .
Complimenti a Matteo autore del suo personal best sulla mezza ! Bravo Gras de rost !:-D
Ringrazio quest'ultimo e tutto l'equipaggio perchè il viaggio seppur breve è stato particolarmente gradevole, ricco di spunti di pura comicità :-)
In calendario per il prossimo fine settimana un bel nulla, se non un salutare e meritato riposo dovuto al tris di mezze consecutive, con l'intento d'arrivare riposato alla Firenze Marathon e salvare il salvabile :-O

God bless you !!!

lunedì 5 novembre 2012

14 Miglia di Ciriè



                                             da sx Luigi , Ame , Alessandro

In ritardo colossale per quanto concerne la corsa, dopo la lunga parentesi bradipa dedicata alla maultidisciplina , avevo ripreso confidenza col mondo podistico nella Half Marathon Città di Ozieri in terra sarda, felice di presenziare al battesimo della suddetta gara ed onorato dell'invito ricevuto dagli amici Luigi e Tore.
In previsione della Firenze Marathon di fine novembre, urge dare brillantezza al vetusto motore, quindi all'inizio della scorsa settimana ho sfogliato il calendario relativo alle mezze maratone per la domenica successiva, scovando l'edizione "zero" della 14 Miglia di Ciriè. Mercoledì ,nella solita breve uscita di corsa settimanale, incrocio gli amici podisti Luigi ed Alessandro, chiedendo loro a quale manifestazione podistica avrebbero partecipato nel w.e.
Indecisi sul da farsi sono riuscito a convincerli a formare un trio per la trasferta piemontese condividendo in tal modo un'altra domenica in compagnia e felice di potermi allenare gareggiando.
Diversamente non riuscirei a tirar fuori il meglio di me stesso , sportivamente parlando, in quanto fra le "mura domestiche" riesco a sopportare mentalmente 8-10 km e nulla più......
Il freddo ed il maestrale patiti ad Ozieri hanno causato, come da copione , una bella tosse e solo tramite sciroppo sedativo sono riuscito a dormire qualche ora alla vigilia della prova. La domenica mattina al ritrovo con gli altri due soci ero visibilmente "rinco" e la pioggia rendeva l'umore più grigio del clima autunnale, ma l'unica preoccupazione era rivolta ad un dolorino, di carattere tendineo,comparso alcuni giorni addietro.
Confido ai miei compagni di viaggio che 3b meteo indicava assenza di precipitazioni per Ciriè e difatti, giunti nella cittadina a ridosso dell'aeroporto torinese di Caselle, le strade di presentavano asciutte ai nostri occhi ;-)
Logistica della gara ridotta all'osso con un parcheggio adibito a partenza-arrivo, distribuzione pettorali e deposito borse senza un luogo al chiuso dove potersi cambiare. Forse è pretendere troppo però considerato il periodo dell'anno sarebbe opportuno avere quattro mura "amiche" per asciugarsi , soprattutto al termine della corsa quando s'arriva madidi di sudore.
Dovrò gestire con molto oculatezza l'energie in corpo evitando condizionamenti di chi mi sta intorno per non saltare e giungere sulle ginocchia. Al colpo di pistola  è inevitabile percorrere il primo km a velocità superiori alle proprie possibilità, poi giudiziosamente calo il ritmo rimanendo con una coppia d'atleti ai quali, cammin facendo ,se n'aggiungono altri. Viene a formarsi un gruppetto cosa di fondamentale importanza per distrarre i pensieri dalla fatica.
Ame non ti sembra d'andare un po' troppo spedito? :-O Faccio un patto con me stesso, cercando di tenere questa buona velocità per almeno 10 km dopo di che saranno le gambe e la mente a decidere come sopravvivere per i restanti 11 km e mezzo :-)
In corrispondenza del 10° km ecco materializzarsi un piccolo strappetto, maldigerito dai quadricipiti e ne pago le conseguenze nei chilometri succesivi staccandomi dal gruppo. Seppur timoroso di rimanere solo soletto, in tali situazioni conviene evitare il ricongiungimento, proseguire col proprio passo, ma sempre con l'occhio vigile su chi sta davanti.
Effettivamente nei km finali ritrovo una certa "vivacità" muscolare e sino al traguardo manterrò intatto il distacco sul quartetto dal quale m'ero "dissociato" giungendo esausto ma felicemente sorpreso della prestazione.
Giunto al ristoro scatta il golosone che c'è in me notando la presenza sul desco di torte alle quali non so resitere !!! :-)
Ritrovo Luigi e poi Alessandro, quest'ultimo non in perfette condizioni fisiche ma tenace nel concludere la competizione , e scopriamo d'essere premiati di categoria tutti e tre !
Espletata la formalità della premiazione abbiamo perlustrato la zona alla ricerca di un ristorante per il meritato pranzo e l'abbiamo trovato fortunosamente a Caselle saziando abbondantemente il nostro desiderio di cibo ;-)
Un'altra giornata di sport è archiviata positivamente e già si pensa alla prossima per cercare di salvare il salvabile ed una condizione di forma decente....

God bless you !!!