martedì 27 marzo 2012

Valtellina prodiga di soddisfazioni...

il duo in azione

.....e poi ci s'appoggia all'altro per non cadere :-)
pane di segale e quello con frutta secca preparato dalla Sabri ;-)

Il tutto ha origine da un'email ricevuta dall'amico Franco, tiranese doc e compagno di squadra quando entrambi militavamo nelle fila del Triathlon Lecco, con la quale mi portava a conoscenza di una 6 h di corsa organizzata dal 2002 Marathon Club di Sondrio. Si diceva dispiaciuto dell'interruzione nella preparazione per colpa di un ginocchio malconcio ed aveva prenotato una risonanza magnetica per verificare le condizioni dello stesso. Scongiurato qualsiasi problema grave e dopo un breve periodo di forzato riposo aveva ripreso gli allenamenti convinto di poter ben figurare . Conoscendo la sua tempra e determinazione nell'affrontare gli appuntamenti sportivi, non avevo dubbi che avrebbe fatto l'impossibile per essere presente al battesimo con la casacca della sua nuova società podistica.
Ero indeciso se partecipare alla prova senonchè due sono state le motivazioni grazie alle quali mi son deciso a rimettere il pettorale in un' ultramaratona. L'invito di Franco e della moglie Sabrina a soggiornare da loro e l'anello di soli 1.4 km previsto dagli organizzatori sia per gli individuali che per le staffette. Sapere di potersi fermare in qualsiasi momento, senza doversi sobbarcare inutili km magari in condizioni fisiche precarie (Maratona di Crevalcore docet) , è stata una buona notizia per il mio tendine imbizzarrito.
Mal che vada caro il mio Ame ti butti su un prato a prendere il sole mangiando un piatto di pasta offerto dall'organizzazione ai partecipanti ;-)
Sabato pomeriggio trasferimento dalla Brianza con destinazione Cologna di Tirano una piccola frazione posta a circa 600 metri s.l.m. da dove è possibile scorgere il centro di Tirano. Ad attendermi l'intera famiglia Panizza con i due scatenatissimi figli di Franco e Sabrina ossia Mattia il più grandicello e Samuele una biondissima peste con tanto di boccoli :-)
Splendida la loro abitazione ristrutturata, che il cicerone di casa Mattia gentilmente m'illustra ivi compresa la stanza dove dovrò dormire. Giro turistico per Cologna ed una volta fatto ritorno a casa Sabrina estrae dalla credenza gli spaghetti di Poschiavo ,specialità svizzera , i quali saranno i primattori del nostro carboload pre gara. Cena abbondante con tanto di gelato ed amaro finale e chi legge abitualmente il blog sa quanto amo mangiare soprattutto se vi è una competizione sportiva alle porte. La solita scusa per giustificare l'abbuffata ;-)
Tutti sotto le coperte consci di poter dormire un'ora in meno per l'introduzione dell'ora legale ed infatti la mattina seguente il cielo è ancora buio e la temperatura dell'aria direi frizzantina. Meteo Suisse prevede una giornata di sole con temperature tipicamente primaverili e mentre in compagnia di Franco da Tirano c'appropinquiamo verso Sondrio, si discute sull'abbigliamento da indossare in gara.
Arrivati al Parco Bartesaghi ogni dubbio viene fugato allorché, aperta la busta ritirata alla distribuzione dei pettorali , troviamo una pettorina doppia di dimensioni extralarge per cui sotto quella è consigliabile indossare solo un'altro capo.
Alle ore 9 poco più di 30 ultramaratoneti e 14 staffette partono per il "criceto party" e l'anello si rivelerà ostico con leggere salitelle alla lunga nemiche dei quadricipiti così come un leggero vento contrario riscontrato nella parte finale del percorso. Per questo motivo in accordo con Franco decidiamo di darci il cambio ogni giro rimanendo in fila indiana per evitare di soffrire in due. Il gps del compagno di merende sentenzia andature poco consoni alla competizione in oggetto e spesso glielo comunico ma sino a più di metà gara tutto fila per il verso giusto. Giusto metter fieno in cascina ma direi che abbiamo esagerato e difatti il ritmo cala sempre più e le soste al ristoro si fanno sempre più frequenti con tanto di collaborazione preziosa di Sabrina venuta coi due pargoli. Mentre quest'ultimi si scatenavano nel parco giochi lei s'adoperava per passarci un po' d'acqua ed i nostri gel. Finalmente ecco la tanto agoniata strombazzata, la quale determina la fine della "tenzone" col proprio corpo e la mente esausti e giunti al limite della sopportazione.
Una prova che resterà nel mio cuore per sempre soprattutto perchè condivisa con un vero amico.....
Un piatto di pasta , un saluto agli amici presenti e poi giunto al parcheggio un caloroso abbraccio e sentito ringraziamento a tutta la famiglia Panizza .
Sentirsi trattato da Papa non capita tutti i giorni . Grazie a Franco e Sabrina  ! :-)

God bless you !!!

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