domenica 2 ottobre 2011

Degna chiusura....


dopo una corsetta col Crazy Ing. Paolo :-) 

foto di rito con Gianluca all'ingresso del suo regno

a touch of class col cacao sopra la panna ;-)

.....di un'altra estenuante stagione, dedicata alla multidisciplina, prodiga d'emozioni e piacevoli ricordi .
Dove si è consumato l'ultimo atto ? All' Isola d'Elba  nell'unica gara presente sul nostro italico stivale ottimamente organizzata dall'amico Marco Scotti letteralmente elettrizzato durante tutto l'arco del fine settimana. E ne ha ben donde se consideriamo la complessità nel gestire un evento plurimo capace di  coinvolgere centinaia d'atleti e più di 250 volontari. Trattandosi di un'isola il compito diventa ulteriormente gravoso, vista l'impossibilità di chiudere le strade al traffico e nel contempo consentire il passaggio degli atleti senza soluzione di continuità. L'enorme successo registrato nella passata edizione dell' Elbaman, con a corollario della distanza IM anche il mezzo e le staffette, ha indotto lo staff organizzativo a proseguire e consolidare questa triade di gare. Purtroppo non verrà assegnato il titolo di Campione italiano in quanto non più contemplato dalla Federazione italiana e mi trovo in disaccordo con tale scelta perchè ha contribuito ad abbassare il livello della competizione. Gli atleti  italiani di spicco han programmato diversamente la loro stagione finalizzando altri obiettivi a scapito della gara elbana.
Raggiunto l'obiettivo stagionale prefissato, ossia l'entrata nel Jubilee Club a Zofingen, ero stranamente privo di stimoli a livello mentale, poco attratto dal dover faticare seppur in uno scenario naturalistico da cartolina. Ritrovare una "vagonata" d'amici, alcuni dei quali posso rivedere solo in quest'occasione, ha contribuito a darmi le motivazioni necessarie ad affrontare l' irontrasferta elbana.
Ritorno all'antico e graditissimo compagno di merende è stato il "Crazy Ing" Paolo Marini, spassosissimo ed ipertecnologico, con cellulari , tablet , macchina fotografica, garmin al seguito. Deformazione professionale ? Può essere, però quando inizia a chiaccherare vaga per le autostrade senza rendersi conto della direzione presa ed allora urge riportarlo all'ordine, anzi sulla retta via :-)))))
Partiti da Milano leggo erroneamente indicazioni con la scritta Genova mentre dovevamo dirigerci sull'autostrada della Cisa ma tutte le strade portano a ....La Spezia ed a nostro favore abbiamo un consistente margine di tempo per raggiungere l'imbarco a Piombino. Arrivati nei pressi del porto pranziamo in una piadineria e la scelta si è rivelata azzeccata perchè in tal modo abbiamo evitato di consumare il solito panino ;-)
Trasbordo in traghetto a costo tutt'altro che modico e sbarco a Portoferraio in un'assolata e calda giornata estiva per giungere una mezz'oretta più tardi a Marina di Campo nell'Agriturismo Orione gestito dall'eclettico amico Gianluca da me soprannominato il Barone Rosso elbano per la sua abilità d'istruttore aereo :-)
L'agriturismo è una vera e propria oasi in mezzo alla natura ad una decina di minuti dal centro, silenzioso e ben curato un posto dove potersi rilassare in tutta tranquillità. Depositati i bagagli in camera,ritirato il pettorale decidiamo di fare una passeggiata ed ammirare il cristallino mare elbano. Caotica durante i mesi caldi dell'estate a fine settembre l'isola è più vivibile e la si può gustare a 360°. Il venerdì sera è dedicato al tradizionale pasta party quest'anno svoltosi sotto un tendone allestito in un piazzale poco distante dal centro cittadino e lo sapete quanto sia deleterio per il sottoscritto non aver un menu predefinito bensì un pericoloso "all you can eat" :-)  Il buffet ha la meglio sulla mia coscienza e faccio sfracelli culinari anzi in questo caso dolciari perchè dopo due piatti d'orecchiette al sugo di pomodoro mi catapulto sui vassoi contenenti crostate d'ogni genere . Da segnalare la presenza di una variopinta macedonia col la quale concludo l'ipercalorica cena causa manifesta golosità :-O
Piacevole rivedere l'amico Massimo Contardo col quale ebbi modo in passato di condividere gare e diverse uscite d'allenamento in bicicletta
L'appuntamento col gelato, in accordo col Paolo, si è preferito rimandarlo alla mattina seguente al termine di un'originale colazione a base di caffè al gingseng e due paste. La bontà del gelato confezionato nella gelateria Zero Gradi è "hors categorie" ed attira tutti i golosi presenti sul posto.
Curioso notare come viene concepito, dai partecipanti, il giorno prima di una gara impegnativa come un IM e spesso la tensione associata alla paura di considerare il riposo deleterio giocano a sfavore dell'atleta. E' consigliabile una blanda attività fisica, con scarso impegno fisico come del resto abbiam fatto io e Paolo correndo e chiaccherando 5 km durante i quali abbiamo incrociato Samuele,un compagno di squadra del Crazy Ing, iscritto al 73.
Mentre nel primo pomeriggio consegniamo la nostra due ruote al bike check-in notiamo nubi minacciose all'orizzonte ma il saggio papà di Gianluca, elbano doc, al nostro ritorno in agriturismo si dice scettico sull'opinione del figliolo e delle previsioni meteo, le quali indicano la presenza, seppur sporadica, di debole pioggia il giorno seguente. Col senno di poi avrà ragione Eletti Senior e non avevo dubbi a riguardo, il figlio ha la testa sempre in .....aria :-))))))
Il buon Ame si trasforma in cuoco e cucina la cena della vigilia composta da una pasta col tonno,insalata mista a pomodori e, dulcis in fundo, mangiamo dell'uva. Pare che Paolo e Samuele abbiano apprezzato il menù...
Passeggiatina in centro con degustazione d'un piccolo cono gelato e poi rientro all'Orione infilandosi sotto le coperte ed attendere, alternando sonno e risvegli vari, il mattino seguente quando alle 4,15 la suoneria del cellulare sancirà l'inizio d'una giornata particolarmente movimentata :-)
Scarto e consumo apaticamente le due barrette collocate sul comodino rese più appetitose dalla copertura di cioccolato al latte. La colazione è fatta, ci si riposa ancora un attimo, ultimi controlli di routine alle borse da lasciare in zona cambio e si parte destinazione paradiso o inferno ? Lo scopriremo solo....nuotando, pedalando, correndo :-D
Buio in zona cambio, si stempera la tensione scambiando qualche battuta con gli amici ed è piacevole percepire la temperatura dell'aria molto mite perchè di freddo e pioggia ne ho già "mangiati" a sufficienza nelle ultime gare ;-)
Muta indossata, la truppa di pinguini fa rotta verso la spiaggia per la spunta e si cerca di scorgere all'orizzonte le boe arancioni, le quali  hanno il compito di delimitare il percorso natatorio. Per un simbolo dell'antinuoto come il povero Ame si preannuncia l'usuale e consistente dispendio d'energie confortato da un mare liscio come l'olio. Colpo di pistola , si cammina il primo tratto poi tuffo in acqua e che Dio ce la mandi buona.....
Seppur stravolto ce l'ho fatta anche stavolta ad uscire indenne dalle acque elbane e giunto al primo cambio ritrovo sotto il tendone Paolo uscito poco prima di me, lo saluto e parto per il calvario sui pedali. E' un film dal copione già scritto, coi primi due giri dove baldanzoso faccio il gigione con gli altri,poi all'inizio del terzo compare lo spettro della fatica, le gambe non riescono a spingere determinati rapporti quindi saggiamente decido di scalare un paio di marce e proseguire gestendo l'energie rimaste. Tra l'altro senza alcun logico motivo avverto un formicolìo al piede destro e m'innorvosisco...
Salgo dopo Chiessi utilizzando "San 25" e l'arrivare a Marciana è un lento stillicidio, idem con patate la tecnica discesa verso Marciana Marina costellata da un'infinita serie di buche nell'asfalto. E' mai possibile, trascorsi  6 anni, non degnarsi di riasfaltarla ? All' amministrazione comunale del luogo dedico tutte le imprecazioni mie e della mia bici al completo, ruote in primis !!!!!
Oh non finisce più questa pedalata ? Comincio ad averne abbastanza ! ....ma non appenna affronto l'ultimo breve strappo di giornata dopo Procchio e lo supero, ritrovo morale perchè gli ultimi 5 km saranno quasi totalmente in leggera discesa e condurranno, lo scrivente, dritto dritto alla seconda transizione. Non vedevo l'ora di poter scendere dalla bici , togliere le scarpe,indossare quelle a me più consone ed affrontare i 42 km di corsa finali. Sin dalle prime falcate le sensazioni sono buone e l'aver calato notevolmente il ritmo negli ultimi 60 km ha prodotto effetti benefici sull'elasticità muscolare dei quadricipiti. Devo ringraziare i tanti amici incontrati sul percorso per il tifo da stadio a me riservato e quando li sentivo gridare i brividi s'impossessavano del mio corpo e la fatica scompariva. Fortunatamente il cielo si è coperto e la temperatura non è così elevata da creare ulteriore disagio oltre alla stanchezza, ormai fedele compagna di corsa. Calo il ritmo cercando di camminare solo ai ristori, ma durante gli ultimi 4 km inserisco dei  tratti nei quali cammino. Sono sul lungomare poco distante dalle porte del Paradiso, rilasso la mente, godo guardando sul lato sinistro il mare e ripenso alla fatica compiuta in acqua, alla crisi avuta in bici, saluto l'ultima volta gli amici gentili nel complimentarsi. Svolta a destra, percorro un breve tratto poi di nuovo a destra ed ecco il traguardo, lo vedo, vorrei gridare tutta la gioia che ho in corpo, mi limito ad alzare le braccia al cielo. Subito dopo l'arrivo, con immenso piacere,ricevo dall'amica Deborah  la medaglia e bradipamente raggiungo una sedia dove riprendo contatto con la realtà. S'avvicina l'amica Alina , sono molto sudato quindi ritengo opportuno salutarla, dirigermi in zona cambio a ritirare bici e sacche gara e poi raggiungere l'agriturismo. Dopo una salutare doccia attendo vanamente più di un'ora un sms di Paolo ma non giungono notizie da parte sua.  Preoccupato gliene scrivo uno e tempo pochi minuti lo sento al cellulare mentre sta mangiando con Massimo e si scusa perchè impossibilitato a chiamare in quanto sprovisto del mio numero :-O  Ma vadaviaiciap ! :-D
Li raggiungo,mangio un piatto di pasta con loro e quando  Paolo ritorna in camera approfitto del servizio massaggi, seguito da un megacono gelato offerto dal mitico Giacomo Maritati.
Stanco ma felice abbraccio l'amico leccese e ritorno alla base con l'intento di riposare pur sapendo sia praticamente una chimera riuscire a farlo dopo una prova estenuante e con ancora adrenalina in corpo.
L'indomani ritorno a salutare l'elbano Paolo, produttore a Lanzarote del famoso profumo Alma de Canarias e di fronte alla sua rosticceria facciamo colazione con cappuccio e due paste. Prima di lasciar l'isola ultimo passaggio da Zero Gradi e col sapore del loro inimitabile gelato lasciamo Marina di Campo con malcelato dispiacere :-(
Da Portoferraio si salpa per Piombino ed ahimè la fiesta è finita. Cala il sipario e compaiono i titoli di coda dove i ringraziamenti di rito comporterebbero un altro post :-)
Doveroso ringraziamento a Gianluca ed alla sua simpatica famiglia per l'ospitalità e la cordiale accoglienza.

God bless you !!!

3 commenti:

KayakRunner ha detto...

In de ghè de mangià, te ghe set semper :-)

Ame ha detto...

te ghe resun Paolo ! :-)

stefanoSTRONG ha detto...

se hai voglia di prolungare di una settimana la tua stagione di triathlon, ci stiamo confrontato cazzeggiando su un "triathlon a distanza"

http://www.stefanolacara.com/2011/10/ci-confrontiamo-sui-tempi.html


se ti fa piacere aspetto anche i tuoi risultati!

:)