sabato 20 agosto 2011

Lipno, varie ed eventuali....


Pivo in versione Radler :-)
lo splendido lago di Lipno
Český Krumlov: meravigliosa !
 Ame e...AMADEUS : mi scuso per l'accostamento :-)

La Fortezza vigila su Salisburgo ..... 

La scorsa estate avevo adocchiato la presenza di un IM casereccio nell'est europeo in territorio ceco, non molto lontano dal suolo austriaco ma dovetti abbandonare l'idea. Ho sempre cercato d'abbinare nel mese d'agosto una mini vacanza con annessa gara e dopo la rinuncia dello scorso anno, mi son rifatto settimana scorsa organizzando il viaggio che prevedeva tre tappe. Galvanizzato dalle previsioni meteo incoraggianti, tramite internet in un solo giorno son riuscito a trovare alloggi a prezzi davvero convenienti.
Prima tappa Angath, un microscopico agglomerato di case, ubicato nel Tirolo ad una sessantina di km dalla più famosa Innsbruck dove vengo ospitato in una splendida Gasthaus gestita da una burbera signora la quale non ama sorridere ed evita accuratamente d'essere ospitale :-)
La camera, pulita e ben arredata, è molto spaziosa anche se un pochino freschina, eccellente per quanto concerne il rapporto qualità prezzo. Esco a far una passeggiatina in paese ma dopo 5 minuti il tour è già concluso quindi prendo l'auto e raggiungo la vicina Worgl dove cenerò nell'unica pizzeria presente gestita da un'italiana.
Non avendo prenotato l'attesa è piuttosto lunga per cui dico alla signora di portarmi una pizza al banco del bar altrimenti se debbo aspettare che si liberi un tavolo si fa giorno.....
Tornato alla base, una salutare dormita poi l'indomani, consumata la colazione, riparto per attraversare l'intera Austria e raggiungere la Repubblica Ceca. Impostando la località d'arrivo sul navigatore satellitare, quest'ultimo non si è degnato di contemplarla per cui involontariamente percorro 30 km in più del previsto. A dir poco scenografico è stato guidare immerso nella natura potendo ammirare foreste e prati dallo spiccato colore verde incastonati tra montagne imponenti. Finalmente giunto a Lipno nad Vltavou cerco la mia sistemazione e manco a farlo apposta me la trovo davanti rimanendo negativamente colpito dal suo aspetto esteticamente poco attraente. La struttura a forma di parallelepipedo, rivestita in legno verniciato di rosso, presenta appartamenti molto spartani ma dotati del necessario e personalmente l'ho scelta per poter cucinare la nostra amata pasta indispensabile al carbo load pregara. Quale competizione affronterò? l'IM di cui accennavo ad inizio post, organizzato dal volenteroso Jirka, dove è possibile iscriversi sino alla vigilia dello stesso a cifre umane, senza stress d'alcun tipo accettando qualche piccola pecca organizzativa. Al ritiro del pettorale m'informano di non aver diritto alla maglia da finisher causa iscrizione tardiva, particolare insignificante che non mi provocherà turbe mentali ;-)
Suggestiva la location della gara la quale avrà luogo in quel di Marina Lipno, un villaggio turistico di recente costruzione formato da tutta una serie di pregevoli costruzioni affacciate sul lago dove si disputerà la frazione natatoria. L'altitudine della località boema è di poco inferiore agli 800 metri,la vegetazione contraddistinta da verdi foreste ed un clima gradevole se soleggiato. Non appena il sole scompare l'escursione termica è notevole e coprirsi diventa inevitabile. D'inverno l'impianto di risalita, situato di fronte al sontuoso residence dove alloggio :-), viene sfruttato dagli sciatori mentre d'estate dagli aficionados del downhill. Sfrutto la piccola Coop locale per gli spuntini a mezzogiorno e guardo dal portatile il tempo previsto per il giorno fatidico e nessun sito mostra la presenza di pioggia. Classica cena pre gara con pasta portata da casa, cotta e condita con tonno in scatola, un po' di verdure, e... "dulcis in fundo" qualche biscotto. Per agevolare la digestione ridiscendo sul lago per una breve passeggiatina sostando al pasta party fornito dall'organizzazione. Il microclima all'interno dell' appartamento è tendenzialmente invernale in quanto esposto a nord e la notte si dorme beatamente situazione difficilmente riscontrabile prima di un IM. Pur avendo programmato due sveglie mattutine si è sempre preoccupati di rimaner sotto le coperte oltre il dovuto. Risveglio traumatico alle 4.10, la forzata colazione con due barrette ed una tazza di tè e la sgradita sorpresa di una pioggia inaspettata. Dai Ame coraggio son quattro gocce è ancora presto prima delle 7 il tempo cambierà....
In effetti poco dopo le 5 smette di piovere e l'umore sale, cosicchè mi ridistendo sul letto a riposare per una mezz'oretta quindi ricontrollo d'aver preso tutto il necessario e m'incammino verso la zona cambio. Deposito il mezzo in tutta tranquillità attorniato dai pochi atleti iscritti ( incredibile ma vero ...) guardo all'insù, il cielo è plumbeo ma non piove, dettaglio di non poco conto considerando che l'anello ciclistico di 60 km si snoda per diversi tratti suggestivi tra le foreste locali. Avendo visionato una parte del tracciato se il fondo stradale si dovesse presentare bagnato il rischio di capitomboli sarà molto elevato....
Agevole,per un mediocre nuotatore come il sottoscritto, il rettangolo disegnato all'interno del lago da ripetersi tre volte con uscita dall'acqua ad ogni giro decisamente utile per rifiatare. Sapevo della presenza nella starting list di un altro italiano, tale Gianmaria, il quale si materializza poco dopo le 6,30 accompagnato dai genitori e quando lo saluto rimane sorpreso perchè credeva d'essere l'unico atleta tricolore presente all'evento....
Ho in testa oltre alla cuffia in silicone ricevuta dall'organizzazione anche una in neoprene e col senno di poi ritengo sia stata una scelta azzeccata perchè la temperatura dell'acqua è risultata essere piuttosto freschina.
I primi due giri passano rapidamente anche se nuoto praticamente senza riferimenti perchè abbandonato a me stesso, mentre nell'ultima tornata accuso la stanchezza ritrovandomi spaesato alla ricerca della retta via per guadagnare la zona cambio. Alzo la testa prima d'uscire e vedo i pochi spettatori presenti con l'ombrello aperto ed il morale subisce un negativo contraccolpo perchè speravo in un miglioramento climatico. La pioggia associata al freddo mal s'addicono al sottoscritto, amante del sole e di temperature decisamente più "calienti", indispensabili per poter sfruttare appieno le mie caratteristiche fisiche.
Levo la muta e mentre procedo alla vestizione benedico la scelta d'aver inserito una maglia a maniche lunghe nella sacca contenente l'abbigliamento da utilizzare durante la pedalata. L'indosso, metto i manicotti, il gilet con membrana windtex e salgo in sella decisamente demotivato :-(
Son conscio di non poter far leva sull'incitamento del pubblico per risollevare l'umore ma dopo qualche km la pioggia cessa e, malgrado le gambe non riescano a carburare, tiro un sospiro di sollievo. Il paesaggio è incantevole e non di rado pedalo immerso nella selva boema in un contesto surreale perchè solo con me stesso, il rumore delle ruote che scorrono, la fatica. Un IM old style come era stato concepito prima che il business lo contaminasse...
Intuisco sin dalla prima tornata che l'ultima sarà decisamente impegnativa ma già nella seconda, poco dopo aver raggiunto Gianmaria, si scatena l'inferno con un violento temporale il quale non accenna a smettere e nelle discese percepisco brividi in ogni parte del corpo !
Non so come faccia il compagno di sventura a scendere così velocemente perchè vi è il pericolo d'incappare in rovinose cadute e per poco non succede il fattaccio perchè, pur frenando, non riesco a curvare cercando una via di fuga in una stradina laterale. Sbuca un auto ed evito fortunosamente un pericoloso frontale sterzando bruscamente a destra col cuore in gola :-O
Riprendo la strada maestra sempre con la speranza di un miglioramento meteorologico perchè sto per raggiungere il limite massimo di sopportazione al freddo ed avanti di questo passo se la pioggia battente non dovesse calare alzerei bandiera bianca :-( Non c'è mai limite al peggio e ci si mette pure il deragliatore a complicarmi la vita con la discesa della catena in salita ed una bella botta sullo stinco destro mentre m'affanno a ripartire ! Smoccolo, inizia la seconda lunga ascesa poi raggiunto il piccolo centro abitato di Malsin al termine della successiva discesa,l'intensità della pioggia diminuisce. Alleluia !
Tremendo il passaggio a Vyšší Brod in un tratto completamente lastricato in stile Paris-Roubaix con le ruote ed i polsi a gridar vendetta e la paura di forare. Mentre risalgo verso Loucovice il contraccolpo causato da un avvallamento stradale  scaraventa a terra la borsa contenente il kit antiforatura. Ritorno sul luogo del misfatto cerco nell'erba ma invano e desumo sia finita nel bosco indi per cui riparto con questa spada di Damocle sulla testa. Nella malaugurata ipotesi di  foratura dovrei abbandonare anzitempo la competizione :-(
Raggiunto Lipno vedo il padre di Gianmaria , gli chiedo se ha con sè una camera d'aria ma si rivela solo un'inutile e disperato tentativo quindi inizio il terzo giro leggermente contrariato :-)
Finalmente si può pedalare all'asciutto ma la nube fantozziana è dietro l'angolo e si materializza, anche se brevemente mentre risalgo ancora a Malsin con l'energie ormai ridotte al lumicino. Piove ma ormai c'ho fatto il callo, pedalo agile cercando di risparmiare la gamba ed è particolarmente duro l'ultimo tratto che conduce alla zona cambio non tanto per la presenza di difficoltà altimetriche ma perchè il clima avverso mi ha stroncato.
Batto il pugno sul manubrio, un gesto liberatoro per sfogare la rabbia  e la sofferenza patite in questi dannati 180 km !!!!!
Entro nel piccolo tendone, effettuo il cambio d'abiti con molta calma conscio di dover affrontare una maratona impegnativa, ricca di saliscendi. Dopo l'iniziale fatica dovuta al traumatico passaggio "bici -corsa", prendo un buon ritmo ma Giove Pluvio ha deciso d'esser di nuovo protagonista con un temporalone che allaga la ciclabile. Tranne i concorrenti ognuno cerca riparo dove può e non appena cessa il diluvio rimane un'arietta fresca ideale per correre se la forma fosse ottimale.... Negli ultimi 7 km la testa non ne vuol sentire di soffrire, cammino qualche tratto cercando di rilassarmi perchè ormai non bastano più le passeggiate ai ristori. Ultimo km, vedo sullo sfondo gli appartamenti di Marina Lipno corro l'ultimo tratto in leggera discesa pensando di svoltare a destra nel breve tratto rettilineo verso il traguardo. Una zelante signora dell'organizzazion m'invita cortesemente a percorrere un andirivieni e la delusione è cocente a tal punto da farmi camminare poi giunto nei pressi del traguardo esterno la solita gioia alzando le braccia al cielo. Finalmente posso tirare il fiato seduto su una panchina in attesa di riacquistare la capacità di deambulazione, grazie alla quale potrò consumare qualche fetta d'anguria e ritirirare bici e sacche. Bradipamente giungo all'appartamento per una doccia, la quale ha il potere di rinvigorire anima e corpo a tal punto da far ritorno al ristorante situato a bordo lago per una crepe con gelato :-)
Personalmente trovo difficoltà a prender sonno nella notte successiva ad una gara ed infatti la mattina seguente sono leggermente rintronato e nauseato . Colazione e poi in auto direzione Cesky Krumlov, città medioevale patrimonio mondiale dell'Unesco per ammirare le sue caratteristiche vie strette racchiuse tra edifici pittoreschi. Assaporo una deliziosa crepes alla nutella e granella di nocciole poi passo davanti ad un negozio dove vendono cioccolato e non resisto alla tentazione d'acquistare 5 praline di varie forme. Non posso esimermi dal visitare il famoso castello che domina la città ed il panorama sottostante è da mille ed una notte. Pittoresco dall'alto osservare i turisti far rafting sulla Moldava, ma oltre al caldo affiora anche un po' di stanchezza per cui rientro in appartamento per un breve riposino. Penultima tappa del giorno è stata la visita dell' Abbazia cirstercense di Vyšší Brod seguita dal maestoso Castello di Rožmberk accessibile dall'esterno tramite una rampa dalla pendenza molto accentuata mal digerita dai quadricipiti....
Nel rientrare a Lipno mi fermo sul ciglio della strada dove avevo perso la borsa porta attrezzi e miracolosamente un angelo custode me la porge forse perchè si sentiva spaesata tra i boschi boemi :-D
Il giorno seguente carico armi e bagagli sotto un cielo grigio, protagonista durante la notte per la quantità d'acqua scaricata, abbandono Lipno e la Boemia meridionale per far tappa a Salisburgo celebre per aver dato i natali al celebre musicista, nonchè mio omonimo, Mozart :-)
Viaggio caratterizzato da forti precipitazioni, le quali hanno negativamente condizionato la guida per l'assenza d'asfalto drenante sulle autostrade austriache ma, una volta giunto all' hotel situato nei pressi dell'aereoporto salusburghese, piove debolmente. Sfortunatamente mi viene assegnata una camera molto minimalista con vista sull'autostrada per cui credo sarà molto improbabile dormire sogni tranquilli.
Attivo il navigatore e raggiungo il centro piuttosto agevolmente dove fortunosamente scovo un parcheggio gratuito non molto distante da Mozart Platz e da lì parto per un tour nelle vie che lo compongono nauseato dal sentir parlare spesso l'italiano ed ammirare i soliti gruppi di giapponesi a dir poco pittoreschi :-O
Rimango colpito dalla maestosità della Fortezza Hohensalzburg , raggiungibile tramite funicolare e dopo tanto camminare mi siedo su una panchina in Residentz Platz sino a quando lo stomaco reclama e mi tocca dargli ascolto. Cena in un ristorante cinese seguita da un sostanzioso cono gelato col quale posso ritenermi sazio ;-)
Il rientro in hotel è decisamente travagliato per la presenza di un cantiere stradale non rilevato dal mio Garmin ma alla fine, nonostante il tanto girovagare, seguo le indicazioni per l'aeroporto arrivando a destinazione. Nottata da dimenticare senza aria condizionata in camera, frastornato dal traffico autostradale e conseguente risveglio in versione "rinco" . Nel lungo viaggio di rientro esco poco prima di Innsbruck per un rifornimento di carburante e mentre pranzo con un cono gelato domando ad una gentile signora dove posso trovare un "konditorei" e la fortuna vuole che si trovi dall'altra parte della strada. Degusto un dolcetto ai frutti di bosco e mi prendo anche un brezel da mangiare strada facendo, simbolico ricordo di una breve ma intensa vacanza d'oltralpe.

God bless you !!!