martedì 22 marzo 2011

Scarpa d'Oro

foto R. Mandelli
Leggermente perso.....:-)

Tratto dal sito ufficiale della gara :
"Nel 2006 la Scarpa d’Oro Internazionale, gara che ha visto come protagonisti grandi campioni del panorama mondiale delle corse su strada come Seb Coe, Steve Ovett, Alberto Cova, Gelindo Bordin, Francesco Panetta, Salvatore Antibo, Genny Di Napoli, Paul Tergat e tanti altri, tenne ufficialmente a battesimo la sua nuova creatura: l’edizione 0 della Scarpa d’Oro Half Marathon.
Da quell’anno, mentre la Scarpa d’Oro Internazionale lasciava la scena, la mezza maratona si affermava nel panorama italiano come una nuova gara di valore e successo grazie alla qualità dei servizi e soprattutto grazie a tutte le persone che ogni anno dedicano grande passione e dedizione alla buona riuscita della manifestazione."
Da buon appassionato di sport ho spesso seguito le gesta dei sopraccitati campioni ed era molto suggestivo, durante le telecronache, ammirarli durante il loro passaggio nella coreografica Piazza Ducale.
Finalmente due giorni or sono ho potuto godere della stessa emozione e mentre l'attraversavo correndo, lo sguardo è rimasto catturato dalla maestosità della Torre del Bramante che la domina. Non a caso risulta essere una delle più significative piazze rinascimentali.
In compagnia dell'amico Luca e di altri tre simpatici amici di quest'ultimo siamo giunti in largo anticipo allo Stadio Dante Merlo di Vigevano punto di ritrovo, partenza ed arrivo sia della "Half Marathon" che delle altre due corse non competitive di 5 km presenti nel programma della manifestazione ossia la la "Scarpa d’Oro in Rosa" e la "Stracittadina".
Ritirato il pettorale faccio il burlone con Beppe e Daniela coi quali scatto una foto ricordo, poi salgo sulle tribune dello stadio per cambiarmi e depositare la borsa. Pittoresco l'alpino munito di megafono che dispensa consigli su dove disporsi e stordisce chi si trova nei paraggi. Beppe ne è sordo...testimone :-D
Incrocio Giuseppe Ricci ed insieme decidiamo d'uscire dall'impianto sportivo per una corsetta riscaldante e l'immancabile pit stop pre gara ;-)  L'aria, carica d'umidità dopo il violento acquazzone della vigilia, viene surriscaldata dalla ricomparsa dell'amato sole e la temperatura ne trae beneficio. Alle 9.15 si aprono i cancelli della pista d'atletica, presa d'assalto dai partecipanti ,ed in base al numero di pettorale ci si dispone in griglia ,pronti a partire.
L'attesa è lunga, rimaniamo per 20 minuti fermi ad attendere il colpo di pistola e quando finalmente viene dato percorriamo mezzo giro di pista seguito da circa 5 km all'interno del centro cittadino. Tale tracciato prevede parecchie curve, ed è fastidioso dover correre cercando d'evitare contatti pericolosi con gli altri podisti. Lo scenografico passaggio nella Piazza Ducale vale di per sè "il prezzo della fatica", ma una volta usciti dalla città il vento, si fa vivo in alcuni tratti, rallentando il nostro incedere. Personalmente sin dai primi km ho avvertito una scarsa reattività nella spinta dei piedi ,le cosce imballate ed il motivo è riconducibile al fatto d'aver ripreso a pedalare da poco.
Cerco, seppur faticando, di mantenere un ritmo regolare affiancato da un podista esile in evidente difficoltà nel combattere le folate di vento ed entrambi veniamo raggiunti da un altro concorrente molto alto. Come in occasione della mezza disputata a Treviglio, attorno al 12°-13° km, inspiegabilmente ho acquistato "brillantezza atletica" ma ho voluto aspettare poco dopo il 17° per cambiare marcia e cercare di mantenere quest'andatura allegra sino alla fine.
Non nascondo che ho dovuto raschiare il barile seppur galvanizzato durante questo finale "sprintoso" ed è stato emozionante correre l'ultimo giro di pista prima di concludere felicemente la prova.
Indimenticabile, per il mio palato, la bontà delle crostate disposte in bella vista sui tavoli del ristoro finale, gustate dopo aver usufruito delle docce calde presenti nell'impianto sportivo nonchè di un leggero massaggio defaticante. Degne della migliore arte pasticcera, mi son imposto d'abbandonare il ristoro perchè avrei continuato a consumarle senza soluzione di continuità :-O
La famosa risottata, tanto pubblicizzata, non mi ha soddisfatto perchè troppa lunga l'attesa per poter assaggiare un pugno di riso.
Un grosso plauso agli organizzatori per l'ottima gestione dell'evento ed ai miei compagni di viaggio, ironici al punto giusto,cosa che ti permette di trascorrere piacevolmente il viaggio. In passato mi è capitato di trovarmi a far parte d'equipaggi dove si discuteva di tempi e prestazioni e non vedevo l'ora di scendere dall'auto.... :-D

God bless you !!!

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