lunedì 25 dicembre 2006

"MR. DYNAMITE" è volato in cielo.......

Pubblico l'articolo de "l'Unità" riguardante la scomparsa dell'artista americano James Brown. Non sono mai stato un suo grande fan ma è stato un innovatore della musica black riuscendo a fondere le canoniche melodie del soul anni 50-60 con quello moderno.Ci lascia il più grande faticatore del palco. God bless you J.B.!
È morto James Brown, grande interprete soul
James Brown, il "padrino del soul" come si era autodefinito, è morto ad Atlanta. Sabato era stato ricoverato in ospedale per una polmonite. È stato per decenni la stella della musica nera americana. Negli anni Ottanta era anche divenuto un volto cinematografico, interpretando il ruolo del predicatore nei Blues Brothers e cantando una delle sue canzoni più note Living in America nel film Rocky IV. Alla metà degli anni '50, aveva fondato la sua prima band The Famous Flames e da allora si è dedicato completamente alla musica blues, gospel e swing. Tra i suoi successi, oltre che Living in America, Please, Please, Please e I´m Black and I´m Proud. James Joseph Brown, conosciuto anche come "Mr. Dynamite", ha inciso più di cinquanta album venduti in milioni di esemplari. Nato in Carolina del Sud da genitori poveri, non ha mai voluto rivelare la sua data di nascita, che oscilla tra il 1928 e il 1933. Fa il raccoglitore di cotone e il lustrascarpe ad Augusta, in Georgia. La prima condanna è a 16 anni, per furto. Ne seguiranno molte altre, anche in anni recenti. In prigione incontra Bobby Byrd ed entra nel suo gruppo gospel per poi associarsi, nel 1952, agli "Starlighters", che diventano i "James Brown and the Famous Flames". Col gruppo ralizza due album Please, Please, Please e Try Me. Nel 1962 registra un disco live all´Apollo di New York: sarà un enorme successo. Nel 1970 raggiunge forse il punto massimo della sua carriera con Sex Machine. I "Blues Brothers" lo chiamano a lavorare nel loro film, dove fa il predicatore e nel 1986 con Rocky IV trionfa il suo Living In America. In tutti questi anni alterna periodi di disintossicazione dalla droga, momenti di creatività e periodi di prigione: traffico di droga, lesioni, evasione, violenza coniugale. Nel 1988 è condannato a sei anni di prigione per aver aggredito dei poliziotti. Impegnato anche sul fronte politico e sociale - ha condotto diverse campagne per l'educazione dei bambini poveri e si è schierato in molte controversie per i diritti politici e civili - Brown recentemente era stato in prima fila nella battaglia per salvare dalla lapidazione Amina Lawal, la donna nigeriana condannata a morte per aver avuto una figlia senza essere sposata.

sabato 16 dicembre 2006

Cena sociale Triathlon Bergamo

 in mezzo il Raffaele con un sorriso da book fotografico.....

 Ludovica, Luca Bonazzi e il Re di Selvino Marchino

 Franchino, Ame, GB Rota, il Pres Walter, Patrick


Ieri sera in compagnia dell'amico Franchino Viganò mi sono recato alla tradizionale cena di fine anno del Triathlon Bergamo dove come al solito ho apprezzato la simpatia con la quale sono stato accolto dagli amici bergamaschi capitanati dal Presidente ed eccellente atleta Walter Bonazzi.
Ormai sono diversi anni che una sincera e profonda amicizia mi lega con alcuni dei componenti il sodalizio bergamasco per cui mi sono subito sentito a mio agio e li debbo ringraziare per le sperticate ed ingiustificate lodi rivolte nei confronti del sottoscritto poco propenso alla mitizzazione del personaggio sportivo. Ritengo sia doveroso considerare tutti alla stessa stregua indipendentemente dalle gare portate a termine. Desidero esprimere la mia gratutidine al sopraccitato Walter per l'invito ed a tutti gli amici con i quali ho trascorso una spassosa serata ossia il GB Rota, il Franchino ,il talentuoso pluridecorato atleta Luca Bonazzi con la simpatica moglie Ludovica,Raffaele, il mitico Marchino compagno di un paio di trasferte mordi e fuggi a Klagenfurt, la Santa Paola (e lei sa il perchè...), il Mandelli, Patrick ed altri ancora....
Questi momenti di sana amicizia sono quelli che apprezzo maggiormente e dei quali non posso fare a meno perchè rappresentano uno degli aspetti positivi della nostra esistenza. Siccome per svariati motivi è difficile potersi incontrare spesso , rinunciare a questi ritrovi lo giudico un comportamento asociale perchè solo riunendosi in allegra compagnia si rafforza l'affetto e la stima fra di noi.




martedì 12 dicembre 2006

Ma che bella combriccola!



Ringrazio il "Capitano" Andrea per aver scattato questa splendida foto che riunisce alcuni degli amici presenti domenica scorsa alla Maratona di Reggio Emilia. Dietro da sinistra verso destra troviamo Steno, Rino "Desert King" Fumagalli semicoperto, il pluridecaironman Vincenzo "Willy" Catalano in fondo , mentre in prima fila la splendida Elena "Spider" Spaggiari atleta di vertice del triathlon italiano, il decrepito Ironmerd, la promessa reggiana della triplice disciplina lo Squalo di Reggio Paolo New Boni e Alberto Celletti amico e compagno in diversi IM.

lunedì 11 dicembre 2006

In contrapposizione....

La leggerezza dell'inizio........
Al termine dello strazio ..........

Running in the family

Canzone dei Level 42, come i km. percorsi ieri nella Maratona del Tricolore a Reggio Emilia perfetta sotto il profilo organizzativo con un impegnativo percorso reso tale da alcuni strappi presenti nella seconda parte della prova. Il clima che si respira in questa maratona è unico e per il sottoscritto è diventato un appuntamento al quale non so rinunciare perchè oltre a ritrovare gli amici podisti ho l'onore d'essere supportato moralmente mentre sbuffo e fatico dai favolosi triatleti reggiani come i Vecchi's Brothers Mondo e Luca,Andrea Merlatti,i soliti Andrea & Elena,Paolo Pizzetti e "Paolo New" Boni incontrati a fine gara,Lucio Ampolla. Ottima prova per l'amico triatleta Alberto Celletti mentre sono dispiaciuto per il ritiro dopo il 30° km. per Massimo Pecorari un altro straordinario atleta del Beriv. Sinceramente le indicazioni pervenute dal mio corpo dopo l'abbuffata del T.T.D. non erano affatto positive così come le continue ingiurie provenienti dal mio stomaco costretto ad un super lavoro di smaltimento......
L'obiettivo prefissato era quello di terminare la prova attorno alle 3 ore ma l'enigma era rappresentato dalla mia tenuta fisica dopo i 25-30 km. Non volevo soffrire oltre misura per non incorrere in fastidiosi infortuni. Sveglia molto traumatica alle 4.40 e dopo una fugace e parca colazione partenza in direzione Reggio Emilia..
Arrivo nei pressi del vecchio stadio Mirabello alle 7.30 e dopo il ritiro del pettorale incontro Moreno Tortolina con il quale ho condiviso due edizioni dell'IM Lanzarote. Gli spogliatoi dell'impianto sportivo reggiano sono affollatissimi e molto afosi cosicché mi cambio in fretta e vado all'aria aperta per consegnare la borsa contenente i vestiti e per l'ultima innaffiatina ai cespugli locali....
Mancano poco più di dieci minuti alla partenza e una voce attira la mia attenzione: è l'amico del forum Davide "Mangiastrada" con il quale scambio due battute prima d'inserirmi nel box di partenza e salutare mentre attendo il fatidico sparo alcuni amici. Ore 9 ed i 3000 maratoneti danno inizio alla loro impegnativa corsetta mattutina sostenuti a gran voce dal pubblico locale durante i primi km. percorsi all'interno della città. Il mio travestimento con cappello da Babbo Natale e papillon giallo a pois già sperimentato nelle maratone IM riscuote notevole successo e noto con piacere che la sopraffina gente emiliana ha inteso correttamente il mio ironico gesto. Anche i bambini apprezzano la mia maschera e io contraccambio con un sorriso malgrado la sofferenza......
Sino quasi alla mezza rimango in compagnia della seconda donna ma ben presto m'accorgo che il ritmo è troppo elevato per le mie reali possibilità così volutamente rallento l'andatura e decido di fare gara da solo. Patisco i due strappi e i tratti in leggera salita tra il 24° e il 29° km. e comincio ad avvertire una pesantezza di gambe che mi rende nervoso perchè temo una crisi imminente la quale innescherebbe una via crucis di ben 12 km. Stringo i denti ed anche se la corsa non più fluida mi costringe a diminuire la velocità sono deciso a non mollare del tutto per non rovinare la bella ed inaspettata prova e un'iniezione di fiducia me la danno i due carissimi amici Luca e Mondo Vecchi strillandomi di tener duro. L'Ironmerd is back mi ripeto e prima del vialone finale mi commuovo quando sento le voci del "Capitano" Andrea e di "Spider" Elena gridarmi l'ultimo incitamento di giornata. Negli ultimi duecento metri in progressione scarico tutta la rabbia accumulata in questi mesi forieri d'acciacchi fisici e finire così una delle mie maratone preferite mi ripaga con gli interessi della fatica compiuta. Ho dato tutto quello che avevo in corpo e questa è l'unica cosa che m'interessa! Ringrazio dopo il traguardo tutti quanti mi hanno sostenuto con il loro frenetico incoraggiamento e dulcis in fundo all'arrivo il Capitano scatta una memorabile foto con tanti atleti citati nel post ai quali s'aggiunge l'amico Vincenzo Catalano. Attendo con ansia questa chicca!
Non finirò mai di decantare questa manifestazione dove ,malgrado un elevato numero di partenti,è rimasto inalterato nel corso degli anni quel clima familiare dove ognuno si sente a proprio agio e trattato come un protagonista dell'evento indipendentemente dal piazzamento finale.

sabato 9 dicembre 2006

Foto T.T.D.

foto di gruppo prima della campestre dove riconosco il Mazzo,Piombi,Bracco e Balestrini
A tavola dopo le tagliatelle in attesa delle tigelle.........
torta al cioccolato veramente buona così come il vinello
Balestrini e Gira in primo piano dopo le tagliatelle
eccole belle fumanti in attesa dell'assalto da parte degli affamati commensali!
Dopo la campestre Mazzo,Sammaro,Gira,Ame,Pesco,Bracco,Tasso

la mattina presto il Mazzo si fa il .....mazzo impastando il necessario per le tigelle

T.T.D.

Acronimo di Tagliatella,Tigella,Day ritrovo pantagruelico organizzato ieri 8 dicembre dal grandioso Mazzotti Fabrizio alias il "Mazzo" in quel di Bologna, la quale anche in questa occasione si è meritata l'appellativo che la contraddistingue nel mondo intero ossia "la grassa" perchè sulla tavola imbandita facevano bella mostra di sè una serie d'alimenti tipici della zona non appartenenti alla categoria "NO FAT NO CHOLESTEROL".
Ciccioli,mortadella,salame,prosciutto crudo,squacquerone,grana,nutella erano pronti per essere i protagonisti del pranzo. La mia trasferta emiliana contemplava la partenza dalle lande brianzole il pomeriggio del 7 dicembre utilizzando in questa occasione le nostre vituperate ferrovie famose per la loro atavica tendenza al mancato rispetto degli orari prestabiliti. Ebbene sì anche stavolta nessun treno è arrivato in orario......
Arrivato alle 18 in stazione trovo ad aspettarmi il baldo Mazzo con la sua inseparabile Vespa e slalomeggiando tra il traffico arriviamo quasi nei pressi della sua abitazione quando in diretta assistiamo ad un tamponamento tra una macchina e un fuoristrada. La cosa che mi ha più colpito è stata la tranquillità dei due automobilisti perchè se lo stesso fatto fosse successo dalle mie parti il clima sarebbe stato sicuramente più rovente. Dopo aver conosciuto Monica la splendida moglie del Mazzo ci siamo fatti una bella pizzetta,un dolcetto e poi udite udite l'astemio doc per eccellenza ossia l'Ironmerd si è scolato un mix birra-limonata con le gambe che facevano giacomo giacomo al famoso Celtic Druid ultima tappa della 10 pubs bolognese.!!!!
La mattina seguente l'energico Mazzo dava il meglio di sè alzandosi di buon ora e prepando l'impasto per le tigelle mentre le tagliatelle abilmente "allestite" il giorno prima riposavano nel frigorifero. La tabella di marcia prevedeva l'ultimo sforzo stagionale per i "Pastaroli" impegnati in una campestre di 5 km. alla periferia di Bologna mentre lo scrivente si faceva una sgambatina di mezz'ora nei dintorni. Rientrati alla base sono iniziati i preparativi per il TTD con il sottoscritto impegnato nel grattuggiare un buona dose di parmiggiano.....
Quando la formazione era al gran completo il Mazzo ha dato inizio alle danze deliziandoci il palato con le tagliatelle al ragù preparato ad arte dalle sapienti mani della Monica ormai futura promessa della corsa e destinata nel volgere di qualche anno a coronare il sogno di ogni podista ovverosia concludere una maratona. Ma il bello doveva ancora venire e con l'avvento delle tigelle i commensali hanno dato sfogo al loro appetito costringendo i succhi gastrici agli straordinari. Quando eravamo belli sazi la Monica si è ricordata della torta al cioccolato e chi come l'Ironmerd ha doti da fondista anche a tavola, vedi Sammaro e Gira, ha innestato la quarta per il rush finale! Mitica la frase del Mazzo quando gli ho offerto la nutella e lui con nonchalance mi ha risposto:"no perchè mi fa male...." per poi infilzare con i rebbi della forchetta un blocco di mortadella!!! GRANDIOSO.
Dopo l' evoluzioni al computer per iscrivere il Gira e il Mazzo all' IM UK via con la vespa in stazione per un'altra epica avventura sui binari con il treno in ritardo all'arrivo a Milano Centrale e la coincidenza persa per meno di un minuto. Non vi dico gli insulti che ho lanciato nei confronti di Trenitalia quando ho visto le luci del convoglio partito da pochi istanti. Mi ero lanciato dal binario 13 al numero 1 con un tentativo goffo di corsa resa problematica dal lauto pasto consumato qualche ora prima......
A questo punto trasbordo obbligato alla stazione di Porta Garibaldi ed arrivo a casa con quaranta minuti di ritardo rispetto al programma prestabilito. Oltre a ringraziare infinitamente la coppia Fabrizio & Monica che mi hanno gentilmente ospitato trattandomi da vero signore (ma.. me lo meritavo?) sono commosso per la grandiosa accoglienza riservatami dai "Pastaroli" capitanati dalla loro icona Gira. Un sentito grazie a Bracco, Sammaro, Balestrini, Gira, Jack,Pesco,Piombi,Ezio Mattei,Rizzi sperando d'aver menzionato tutti .
L'augurio è di poter ripetere l'esperimento perchè è sempre gradevole rimanere in compagnia di personaggi accumunati dalla stessa sana passione sportiva e culinaria.
Nel prossimo post le relative foto.

mercoledì 6 dicembre 2006

Foto Gran Galà Triathlon Lecco

  • Un sorridente Ale Brustia con al suo fianco l'adorata mogliettina e il salitomane Scotti
  • Lorenzo,Ame,Pier Pirana,il Mitico Gira
  • Ame, Daniel Antonioli,EmilioEmix e il crapone biondo del salitomane
  • La coppia d'oro del triathlon tricolore Elena & Andrea
  • Foto di gruppo tutti assieme appassionatamente
  • Con due grandi amici Vecchio Lupo Farina, il Grande Dario Sala








domenica 3 dicembre 2006

Serate di fine stagione

Il periodo off- season è il canonico momento dell'anno scelto dalle società per celebrare i propri atleti e stilare un resoconto dell'annata agonistica appena trascorsa. Venerdì sera con piacere ho accolto l'invito del Pres "2TF" Gualla e mi sono recato al campo della mitica Pro Patria per festeggiare con i calorosi amici del sodalizio milanese la loro stagione "triatletica". E' sempre piacevole incontrare persone con le quali hai trascorso momenti indimenticabili e riscontrare la loro simpatia nei miei confronti il tutto in un clima molto familiare. Li ringrazio sinceramente e sarò felice di rivederli l'anno prossimo.Da segnalare l'ottimo buffet molto apprezzato dal sottoscritto........
Sabato sera dedicata al tanto atteso appuntamento al Jolly Hotel di Lecco per celebrare in pompa magna il decennale della fondazione del Triathlon Lecco. Presenti le autorità comunali e provinciali e il Presidente Fi.tri. Emilio Di Toro nonchè l'atleta di punta della nazionale italiana Emilio D'Aquino seduto al tavolo con altri due pezzi da novanta della triplice ovverosia Ivan "capellone" Risti e l'amico Gira icona tricolore del nostro sport. Vi sono atleti che posso incontrare solo in queste rare occasioni per cui ,siccome il tempo è tiranno ,non riesco a dedicare a ciascuno di loro il tempo che vorrei. Non posso che sottolineare la simpatia della coppia reggiana formata da Elena Spaggiari e Andrea Denti, dall'avvocato piè veloce Ale Brustia con gentile consorte, da Emilio, il campione anche d'umiltà Daniel Antonioli,Pietro Riva il panettiere più rapido che io conosca ,i coniugi Scotti,Dario Sala, Pier ed Anita,Cristiano e consorte e tanti altri. Come sempre l'anfitrione della serata è il nostro Presidente Renzo Straniero apprezzato oltre che per la sua positiva smania organizzativa anche per le sue divertenti gaffes accolte con ilarità dal folto pubblico presente. Sempre ben confezionato il video assemblato da Tiziano Cedro.
Ovviamente al mio fianco il fido fratello Sergio elettrizzato durante i suoi numerosi scatti fotografici e che spero di postare a breve.

Ancora tu

Dopo la rimonta sabato nella 10 km. sprint che lo ha portato al bis stagionale ,per quanto riguarda il biathlon, il killer Bjoerndalen ha pensato bene di riproporre questa mattina nella prova ad inseguimento sui 12,5 km. lo stesso programma del giorno precedente in una gara poco adatta ai deboli di cuore. Sembrava dopo la seconda sosta al poligono che la vittoria finale fosse un duello tra il sorprendente russo Iarochenko e il volpone Poirée ma il nostro eroe norvegese è come un gatto dalle sette vite e in continua rimonta si è presentato all'ultima sessione di sparo appaiato ai due leader provvisori.Tutti e tre i contendenti commettevano un errore e pronosticare a questo punto la vittoria di Ole Einar era scontato considerando la sua superiorità sugli sci stretti rispetto alla concorrenza. Non vedo come si possa detronizzare il fenomeno norvegese se nemmeno quando commette errori al poligono gli avversari ne sanno approfittare......

sabato 2 dicembre 2006

Buona la prima


Ennesima lezione sugli sci stretti per il mitico Bjoerndalen che al primo appuntamento stagionale ad Ostersund in Svezia nella 20 km ,malgrado due errori al poligono ,sale sul gradino più alto del podio sconfiggendo la temuta armata tedesca che con Birnbacher e il campione olimpico Greis si piazza al 2° e al 3° posto. Solo settimo il francese Poirée il rivale storico del campione norvegese.Vedremo in questo fine settimana con la sprint di oggi e la prova spettacolare ad inseguimento domenica se l'egemonia dell'asso dei fiordi rimarrà inalterata.

lunedì 27 novembre 2006

Alcune foto dell'annata sportiva





Dall'alto in basso:
  • con il Pres "Two times Finisher"Gualla e Christian "Mr. Podio"Fiorito a Francoforte
  • a Zurigo con Ezio Amatucci,Franchino Vigano' e il Pres del Flipper Raffaele Avigliano
  • con l'hombre Talin al Bodensee
  • con le gentili fatine dopo avermi dipinto il Sapin sulla guancia a Cublize
Grazie a tutti per avermi sopportato !

venerdì 24 novembre 2006

Approdo alla triplice disciplina -Le prime gare

Felice d'essere stato accettato nella neonata società del Triathlon Lecco un altro ostacolo da superare era comunicare questa mia nuova attività sportiva a mia madre la quale dopo l'esperienze calcistiche mi aveva visto coinvolto in numerosi tentativi sportivi che affrontavo sempre con la mia classica vitalità. Ricordo ancora l'espressione del volto di quest'ultima quando cercavo con parole semplici di spiegarle la successione dei tre sport senza soluzione di continuità e lei che sbatteva il capo pensando ad un'altra delle mie trovate sportive.....
Sinceramente nemmeno il sottoscritto era molto sicuro dei propri mezzi per cui l'unico modo per fugare ogni perplessità era quello di mettersi alla prova e sancire il battesimo con il nuovo sport partecipando alla mia prima gara di triathlon. Lo sprint prescelto fu quello di Vignola (MO) il 24 maggio 1996 e questo esordio rimarrà impresso nella mia mente vita natural durante così come la gioiosa compagnia che m'accompagnò nella trasferta emiliana della quale fecero parte il Pres. Renzo ma sopratutto l'amico e proprietario dello sgangherato furgone utilizzato per il viaggio ossia Matteo Rigamonti tragicamente scomparso qualche anno più tardi ed al quale dedicherò un post commemorativo. La frazione natatoria si svolgeva in piscina e ricordo ancora adesso come fosse ieri la traumatica partenza della mia batteria dove venni risucchiato dai componenti la mia corsia e lasciato al mio destino.......
Per fortuna pur non avendo trascorsi come pedalatore riusci a barcamenarmi e terminai senza grossi patemi d'animo anche la corsa mia frazione preferita arrivando felice come una Pasqua sotto lo striscione d'arrivo. Dopo un paio d'ore stavo già progettando il mio prossimo step lanciando la sfida a me stesso sulla classica distanza olimpica. Infatti il week end successivo molto titubante decisi di partecipare all'olimpico di Campogalliano (MO) caratterizzato da un clima afoso sempre accompagnato dal Pres Renzo e da altri atleti della società. La domanda che mi ero posto prima della partenza era la seguente :"non avrai fatto il passo più lungo della gamba?" e con la dovuta calma affrontai i 1500 mt nuotati all'interno dei Laghi Curiel regno delle nutrie e dei sassi galleggianti dopo il mio ingresso in acqua......
Uscito stravolto dall'acqua mi lasciai trasportare dalla foga e riuscii a completare il facile percorso ciclistico per poi galvanizzato concludere al settimo cielo i 10 km .finali di corsa. Avevo portato a termine un olimpico che soddisfazione!!!!! Non ebbi nemmeno il tempo di godermi l'impresa che il lunedì seguente la varicella s'impossessò delle mie stanche membra e per due settimane fu un castigo divino. Appena risorto mi aspettava seppur debilitato la gara più famosa d'allora nel panorama italiano vale a dire Bardolino (VR) e di quella prova ricordo la frazione di nuoto dove feci una fatica immane perchè avevo nuotato poco dopo la malattia e la grandinata durante la pedalata. Seguirono altre gare come lo sprint di Acqui Terme (AL) dove se non ricordo male uscii ultimo dalla splendida piscina da 50 metri, l'olimpico a Monate (VA) e il suggestivo Triathlon delle Mura di Bergamo dove,in una mitica diapositiva del pres Renzo, sono ritratto mentre di corsa salgo verso Città Alta. In quel frangente tutti i chili accumulati negli anni di body building si fecero sentire e rivedermi a distanza di dieci anni resto impressionato dall'osservare le mie masse muscolari d'allora.... Concludo il primo anno con l'olimpico del Cavallino a Ca' Savio Venezia e ricordo la vana attesa del pres Renzo che doveva portarmi la muta ma ahimè arrivò in ritardo..... e la spassosa compagnia dell'amico Maurizio "Vecchio Lupo" Farina il quale mi fece provare l'ebbrezza della sua rinomata Fiat Duna lanciata a velocità cosmiche!!!

mercoledì 22 novembre 2006

Un grande campione lascia il triathlon....














Il famoso triatleta belga Marc Herremans al quale avevo dedicato un post qualche tempo fa ha deciso dopo le finali di Kona dello scorso fine ottobre di porre fine alla sua gloriosa carriera con questo comunicato preso direttamente dal suo sito ufficiale www.marcherremans.be
Un campione nello sport ed un uomo eccezionale che ha saputo reagire con orgoglio alle sventure che l'amaro destino gli ha riservato. Le tue imprese e la tua grinta rimarranno sempre nei nostri ricordi.

lunedì 20 novembre 2006

Una mezza bella tosta!


Dopo l'esordio nella mezza di Trecate e il massacro elvetico a Tenero lo scorso sabato decido di contattare l'organizzazione dell' Alpin Cup per verificare se vi è l'opportunità d'iscriversi all'ultimo momento per la mezza da loro organizzata all'interno del Parco Nord a Sesto S.Giovanni cittadina dell'hinterland milanese. Ricevuto l'OK eccomi di buon ora all'interno del sopraccitato parco e dopo il ritiro del pacco gara incontro i primi amici triatleti e podisti quali il pluriultramaratoneta Rino Fumagalli che l'anno prossimo festeggerà il suo battesimo nel mondo IM nella mecca del triathlon a Roth, Ale Magni, Fede & Max Rovelli, il pres dell'Ironlario G.Luigi Ricchiuto grande amico che non vedevo da parecchio tempo. Anche il buon Emilio originariamente intenzionato a correre la mezza ha preferito accompagnare due suoi amici sulla distanza dei 10,5 km. Il solito scansafatiche! Scherzo..... lo so che ti stai applicando per stupire tutti l'anno prossimo. Nutrita la schiera degli amici podisti tra i quali oltre al gruppo dei miei nuovi compagni di squadra dei Runners Bergamo ritrovo l'inossidabile Norberto e il forte Guido dei Gamber di Concorezzo. La competizione si svolge su di anello di 10,5 km. da percorrere due volte e le rivelazioni sulla durezza del tracciato fornitemi dal Fede si rivelano tali cosicché le mie povere gambe ancora intossicate dalla maratona del precedente w.e. mi dimostrano tutto il loro dissenso quando affronto i saliscendi del percorso!
Mi ero ripromesso di correre senza strafare ma poi quando gareggio cerco sempre di sfruttare al massimo la condizione fisica del giorno e seppur non arrivando sfinito lo sforzo alla fine risulta essere rilevante.Degna di nota l'organizzazione e il pasta party finale per cui un applauso a tutti i volontari che hanno reso possibile l'evento. Dalla foto postata s'intravede sul volto dell'Ironmerd la sofferenza che stride con la frase fatta: "Lo sport fa bene alla salute" .
Ma ne siete veramente convinti?

sabato 18 novembre 2006

Stupendo Ole Einar !


L'atleta da me considerato forse il più grande attualmente in attività ossia il biatleta norvegese Ole Einar Bjoerndalen oggi, senza l'ausilio della sua fedele carabina, ha partecipato alla 15 km tecnica libera a Gaellivare (SWE) e ha dato un saggio della sua immensa classe dominando la prova valida per la Coppa del Mondo di sci di fondo. Non finirà mai di stupirmi.....

mercoledì 15 novembre 2006

La mia ombra canaria


Chi è costui immortalato in mia compagnia davanti al famoso murales presente all'ingresso del Club La Santa e che per una volta ha abbandonato la sua amata macchina fotografica per farsi a sua volta fotografare? E' l'amato fratello Sergio mio compagno d'avventura in tutte le edizioni dell'IM Canarias in quel di Lanzarote. Amante dell'arte fotografica durante il soggiorno canario cade in trance agonistica e scatta foto a ripetizione a tutti gli atleti presenti compreso lo scrivente nonchè ai magnifici paesaggi lavici presenti sull'isola. Mi unisco a tutti gli atleti che hanno potuto usufruire nel corso degli anni dei suoi servizi fotografici per tributargli un sentito ringraziamento.

domenica 12 novembre 2006

Una lenta agonia.....

Dopo lo stop forzato di un mese dove la parola corsa era bandita dal mio vocabolario, a fine ottobre avevo ripreso a corricchiare rendendomi conto dell' enorme scadimento di forma. Sennonché lo scorso fine settimana l'ottima performance nella mezza di Trecate mi aveva illuso di poter allungare la distanza la domenica successiva alla Maratona del Ticino cercando di arrivare ai 30 km. Partenza all'alba e in virtù dell'assenza di traffico arrivo nel magnifico centro sportivo di Tenero prima delle 7.30 dove la vista dei perfetti green dei campi d'allenamento mi ricorda sempre il campo di patate del Meazza .....
Incontro l'amico spagnolo residente in Svizzera Tante e i trafelati amici dei Runners Bergamo inviperiti in quanto l'autostrada A4 doveva riaprire alle 6 dopo i lavori notturni ma purtroppo la puntualità non è una peculiarità dell'ANAS per cui il loro viaggio è stato piuttosto tribolato. Partenza alle 9,15 e già dopo i primi 6 o 7 km. m'accorgo che la gamba non è quella di Trecate per cui trovo il gruppetto e seppur calando il passo giungo alla mezza abbastanza lucido ma poi le gambe appesantite e la formazione di una fastidiosa vescica sotto l'alluce destro mi costringono a convivere con questo fastidioso imprevisto. Riesco ad arrivare seppur provato al passaggio dei 30 km. e qui doveva terminare la mia avventura. Però malgrado i vari problemi fisici il desiderio di poter arrivare al termine di una maratona dopo svariati mesi ha avuto il sopravvento sul logico ritiro e col senno di poi visto lo stato in cui sono arrivato forse sarebbe stato meglio adbicare ma lo sport è anche sfida contro le proprie debolezze e quindi non biasimo il mio comportamento.
Impressionante la vescica dell'alluce alla fine della prova indi per cui dopo la doccia mi sono recato in infermeria dove i simpatici volontari me l'hanno medicato. Come ogni anno poi caldarroste ,fetta di torta questa gentilmente offerta dall'amico Stefano il tutto accompagnato da diversi bicchieri della bibita sportiva svizzera per eccellenza ossia la Rivella.
Curioso quanto capitato all'amico Nerino oggi protagonista sia di corsa con un ottimo 7° posto finale che negli spogliatoi quando mentre si docciava ha avuto l'opportunità d'apprezzare le generose curve di una mulatta la quale senza pregiudizi di sorta ha ben pensato d'unirsi ai maschietti purtroppo debilitati fisicamente dopo la maratona. I soliti fortunati..........

mercoledì 8 novembre 2006

Iron bilancio 2006 2ª parte ( Powerman Zofingen,Bodensee Tri-Challenge,Elbaman)

Prosegue l'analisi delle mie tre restanti prove sostenute in questa stagione agonistica.
POWERMAN ZOFINGEN
Tradizionale appuntamento con l'unica gara della duplice disciplina ricca di fascino sia per il prestigio della stessa che per i caratteristici paesaggi svizzeri attraversati durante tutto l'arco della prova.
Corsa La partenza in salita nei primi 10 km. di corsa rende l'idea del menu che ci propone questo duathlon sempre condizionato da condizioni atmosferiche poco estive e dove la pioggia regna sovrana. Al secondo passaggio sulla salita suddetta sentivo i miei quadricipiti lamentarsi ed eravamo solo all'inizio....
Bici : Nuovo percorso leggermente più lungo del tradizionale ed anche più ostico, il tutto condito da una stupida caduta dello scrivente che causerà dolori alla coscia destra desiderosa per par condicio di provare le stesse sensazioni della sinistra dopo l'incidente di maggio.....
La paura d'abbandonare era tanta ma la forza della disperazione mi permette d'arrivare al secondo cambio.
Corsa: Li odio questi 30 km. finali ma l'applauso a me riservato dall'arena di Zofingen dopo che l'amico speaker Konrad l'aveva informata delle mie precarie condizioni fisiche, mi ha fatto venire i brividi e rimarrà sempre nei miei ricordi. Un po' corricchiando un po' camminando concludo anche questa gara che consiglio di fare una volta nella vita.
Ringraziamenti: Alla splendida compagnia e ospitalità per il carbo load del sabato sera riservatami dalla truppa marchigiana capitanata da Alberto Puerini duatleta di razza, dal fratello Andrea, da Paolo autore di una prova maiuscola e Novello. Sempre piacevole anche stare in compagnia del pittoresco Guido Cassina compagno di tante maratone e della sua carina ragazza ,sky runner d'indubbio talento.
La mattina della gara in zona cambio ho incontrato il Sig. Ruf boss di questa kermesse rossocrociata e l'ho consigliato di prenotare il sole per l'edizione del prossimo anno....... Ci siamo fatti una bella risata.
BODENSEE TRI-CHALLENGE
Accetto di buon grado l'invito dell'organizzazione e ritorno sull'immenso lago di Costanza per la seconda edizione di questo IM a mio parere ben organizzato e che presenta un impegnativo percorso bike con il quale si ha l'opportunità d'attraversare le tre nazioni che s'affacciano sul sopraccitato lago ossia Svizzera, Austria e Germania.
Nuoto: L'acqua era leggermente freddina e la mia cuffia in neoprene è servita. Preferisco il nuoto sviluppato su due giri e mentalmente trovo faticoso questo del Bodensee.
Bici: Lo strappetto malefico nel circuito tedesco da ripetersi tre volte ha scatenato una rivolta sindacale dei miei vasti mediali stanchi di questi continui saliscendi. Anch'io una volta ridisceso verso Bregenz ho abbandonato le appendici ed ho fatto ritorno verso Rorschach sede della gara come un turista in bicicletta... Al primo ristoro un ragazzo molto partecipe all'evento mi ha costretto a scendere dalla bici per prendermi qualcosa da mangiare e il mio innato rispetto per i volontari mi ha evitato una reazione fuori dalle righe !
Corsa: Indossato l'inseparabile papillon parto di gran carriera per la maratona ma già dopo una brillante prima parte il livello del glicogeno muscolare comincia ad abbassarsi vistosamente per cui inserisco l'andatura "total control" ed arrivo alla fine senza grossi problemi anche perchè subito dopo la gara,come di norma succede, debbo riprendere l'auto e ritornare alla casa madre.
Ringraziamenti : a Caspar dell'organizzazione che mi ha concesso l'iscrizione gratuita ed all'amico Talin per la simpatica compagnia e per la traduzione del briefing in tedesco....
ELBAMAN
Mi era ripromesso dopo l'IM al Bodensee di chiudere baracca e burattini e prendermi un periodo di riposo attivo prima di cimentarmi in un paio di maratone da correre tra ottobre e dicembre.
Fatale è stata una cena a casa dell'amabile coppia formata da Massimo Scotti e la consorte Luigia genitori dell'organizzatore dell'Elbaman ossia il Salitomane Marco Scotti i quali giustamente pretendevano che all'unico IM italiano fossi presente dopo aver girato l'Europa in lungo e in largo. Accettai l'invito ma la settimana antecedente l'evento la sfortuna nelle vesti di una contrattura al gluteo destro fece la sua comparsa mettendomi k.o.
Al momento ero indeciso se essere o meno della partita ma poi per non deludere i coniugi Scotti decisi di partire comunque e di cercare di arrivare entro il tempo limite.
Nuoto: è risultata per me la nota positiva di questa edizione perchè causa un errore di tracciatura i km percorsi sono stati poco più di tre.... Non vi dico che goduria!!!!
Bici: Uno dei più ameni circuiti del panorama IM piuttosto impegnativo perchè non ti dava l'opportunità di recuperare. Un continuo saliscendi con alcuni tratti, come ad esempio la discesa verso Marciana Marina, dove il manto stradale era veramente pessimo. Se le forcelle e le ruote avessero potuto parlare.......
Corsa: emozionato per aver concluso senza dolore la pedalata elbana la cruda realtà mi ricorda che la corsa ,punto di forza del sottoscritto, "it's only a dream" per cui abbacchiato mi armo di santa pazienza e con il mio MP3 cammino per tutti i 42 km. incoraggiando chi sta veramente facendo fatica e non il pirla come il sottoscritto. Dopo quasi otto ore di lenta agonia mentale con le gambe in stile marmo di Carrara sfreccio..... sotto lo striscione d'arrivo accolto dagli amici.
Ringraziamenti: a tutti i componenti del Cus Ferrara ad Ale Melloni e il suo babbo, al mio compagno di viaggio Giovanni tutti presenti al mio arrivo notturno e alla tribù del Granarolo sempre gentili nei miei confronti. Al presidente Renzo Straniero ed a Marco Scotti nonchè a tutti i volontari un meritato applauso per la meticolosa organizzazione.

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno condiviso con il sottoscritto i suggestivi attimi che il nostro stupefacente sport ci ha riservato e vorrei dedicare le fatiche della mia annata all’amico Pietro tragicamente scomparso quest’anno e con il quale avevo iniziato la mia avventura nella triplice disciplina. In compagnia dell’altro amico Matteo sono sicuro mi hanno aiutato a superare le traversie che immancabimente s'incontrano in competizioni come l'IM dove la componente psicologica riveste una parte fondamentale. Sarete sempre nei miei ricordi.

venerdì 3 novembre 2006

Iron bilancio 2006 1ª parte ( IM Canarias,Tri Sapin,IM Switzerland,IM Germany)

Come promesso nel post relativo ai km. percorsi in questa stagione 2006 legata alla multidisciplina , approfitto di questo periodo di pausa agonistica per stilare un bilancio relativamente alle gioie e i dolori che l'hanno caratterizzata.
La stagione poteva considerarsi finita prima d'incominciare se da Lassù non intervenivano in mio soccorso allorchè ad inizio maggio la sbadata (il bon ton del blog non mi permette altri termini...) vecchietta alla guida di un'auto mi spedì dritto dritto al pronto soccorso pieno d'ematomi e con la coscia destra gonfia come un anguria.........

IM CANARIAS
Primo appuntamento di stagione con l'immancabile IM Canarias nella magica isola canaria di Lanzarote con il serio dubbio di non farcela in quanto ero in precarie condizioni di forma fisica e sportiva con solo 1400 km . percorsi in bici e meno di 400 di corsa dall'inizio dell'anno.
Il vento quest'anno si è fatto sentire parecchio per rinfrescarci la memoria e stabilire le gerarchie esistenti sull'isola che lo vedono unico ed incontrastato sovrano.
Nuoto: solita immane sofferenza ma tutto è filato liscio con le medicazioni sotto la muta che hanno fatto il loro dovere proteggendo la abrasioni.
Bici: Ero seriamente timoroso di non riuscire a concludere l'affascinante nonché impegnativo circuito ciclistico ma il serio problema l'ho avuto con le protesi in carbonio le quali, nei tratti stradali dove l'asfalto che li ricopriva risultava malconcio ,s'allentavano costringendomi a soste per serrarle con le brugole...
Un surplus di fatica inaspettato e tanta rabbia in corpo la quale mi ha procurato un dispendio d'energie nervose non preventivato.
Corsa:Dopo aver corso quasi interamente la maratona ero incredulo della mia prestazione perchè non ritenevo possibile riuscire a compiere un movimento che sino al giorno antecedente la gara mi risultava difficoltoso e nel contempo doloroso.
Ringraziamenti:Al mio inseparabile compagno di viaggio in ogni trasferta canaria ossia l'instacabile fratello Sergio, agli amici Filippo e Paolo anche loro finisher della prova
.

TRI SAPIN
Seconda tappa dell'Iron tour il Tri Sapin una prova svoltasi all'interno delle collinari e boschive lande francesi del Beaujolais e quindi la curiosità era stata la molla che mi avevo spinto a sorbirsi in perfetta solitudine più di 500 km. con partenza il sabato mattino e arrivo stravolto a Cublize nel pomeriggio. Incontro con la gentile organizzazione del luogo capitanata dal bianco crinito Alain che mi trovava all'interno della locale palestra la possibilità di un ricovero per la notte pre gara.
Incredibilmente trovo lo stand pubblicitario dell'Elbaman e il tuttofare Mr. Scotti Massimo.In poco tempo distribuisco i depliants relativi alla gara elbana e apprezzo lo spirito molto familiare di questa competizione tanto che decido di farmi tatuare sulla guancia il Sapin il quale riuscirà a resistere agli attacchi portati da acqua e sudore e concluderà anch'esso la prova....
Nuoto: Partenza alle 6 del mattino e ahimè devo mulinare le braccia per più di 4 km. per un errore di tracciatura del percorso. Non finiva mai!!!!
Bici: Per chi ha familiarità con le prove francesi conosce la loro sadica mentalità sportiva che prevede durezza dei tracciati e ristori ridotti all'osso. Per sicurezza mi ero portato da casa tre borracce per riempirle con l'integratore salino ma l'elevata temperatura mi ha procurato una intensa sudorazione non compensata da un giusto reintegro di sali minerali.
Corsa : Dopo la prima mezza ecco la comparsa dei primi segni di disidratazione con giramenti di testa che m'impedivano di correre ed un'anormale stanchezza. I fuseau utilizzati in bici erano completamente bianchi invece del loro naturale color nero e lo spettro del ritiro sempre più presente. Ricordo l'arrivo in condizioni pietose e la sosta prolungata seduto su una sedia con lo sguardo perso nel vuoto e l'incapacità di fare qualsiasi cosa. Il buon samaritano alias Scotti Massimo con grande compassione mi portò un bicchiere d'acqua meritandosi un posto in Paradiso !
Ringraziamenti: alla simpatia e gentilezza del sopraccitato Massimo Scotti e all’organizzazione del Tri Sapin molto disponibile nei miei confronti
.

IM SWITZERLAND
Come d’abitudine eccomi di scena a Zurigo in compagnia dell’amico Franco Viganò alla sua prima esperienza in terra elvetica ed al rientro in una competizione su distanza IM dopo un anno sabbatico.
La generosissima coppia formata da Francesca e Frank ci mettono a nostra disposizione la loro spettacolare abitazione ubicata a Zumikon zona residenziale sulle colline zurighesi.
Nuoto :Il percorso swim di questa competizione non può essere annoverato tra i miei preferiti in quanto non sopporto il caotico passaggio sotto il ponticello al termine del primo dei due giri previsti. Comunque le acque dello splendido lago di Zurigo erano un brodo e molta la voglia d’uscire dalle stesse al più presto.
Bici: Ormai il percorso della prova svizzera lo conosco a menadito per cui cerco sempre di non forzare sul noioso tratto parallelo al lago per non arrivare all’attacco della prima nervosa ascesa con le gambe imballate perché come ogni anno al terzo passaggio mi risulta piuttosto faticoso arrivare in cima senza avere le gambe “ghisate” tanto per usare un termine caro al Salitomane Scotti.
Degno di nota risulta essere l’elettrizzante passaggio tra due ali di folla chiassosa sulle rampe dell’Heartbreak Hill dove assisto incredulo allo scontro in salita tra due atleti che finiscono per terra tra l’ilarità degli spettatori.
Corsa:Rientro al secondo cambio e con papillon giallo ed occhiali con annessi baffi parto per i 42 km. finali in compagnia dell'amico Ale Melloni giovane promessa delle lunghe distanze e destinato a lasciare un segno nella specialità. Mi gestisco con intelligenza e poi aspetto con ansia il Franchino con il quale dopo l'arrivo scatto una foto memorabile che sancisce ancor di più la nostra fraterna amicizia.
Ringraziamenti: Mi sento in dovere d'attribuirli in toto alla coppia Francesca & Frank per avermi dato l'opportunità di soggiornare in una casa da favola senza la loro presenza....
Non ho parole per ringraziarli.

IM GERMANY
Ritorno a Francoforte dopo aver gareggiato in occasione della prima edizione dell'IM Germany e come di norma avviene in codeste manifestazioni di un certo rilievo la gestione dei numerosi partecipanti innesca una serie di problematiche quali la consegna delle bici il sabato, vero e proprio calvario in quanto la partenza della gara avviene alla periferia della metropoli tedesca.
Nuoto : un'ondata anomala di caldo induce l'organizzazione a vietare per la prima volta in un IM europeo l'uso della muta e malgrado il temporale del sabato notte mi ritrovo terrorizzato allo start senza la mia ancòra di salvezza e attendo a non cozzare contro nessun concorrente. Questa traumatica nuotata me la ricorderò sin che vivrò.
Bici : Una serie di temporali ci fa compagnia durante la prima parte della pedalata ma poi il meteo si stabilizza e la temperatura sale parecchio. Che bello passare sull'ultima salita prima d'arrivare in città l'adrenalina per un attimo cancella ogni sofferenza fisica...
Corsa: Il caldo regna sovrano e la stanchezza comincia ad affiorare. L'arrivo è di quelli che ognuno di noi amanti dello sport si sogna cioè da pelle d'oca così come la festa che il pubblico riserva a tutti i partecipanti cosa inconcepibile per noi italici ignoranti in quanto a cultura sportiva.
Ringraziamenti: Ai miei compagni di viaggio del Pro Patria, alla simpatica coppia Christian e Deborah e a tutto il pubblico presente che ci ha osannato facendoci sentire per un giorno protagonisti.



lunedì 23 ottobre 2006

A Ornavasso in buona compagnia a far un bel......

Deborah, l'obeso pensionato e Claudia

Niente.....
La rima poteva essere scurrile ma il blog deve sempre rispettare il bon ton anche se ieri vedere gli altri gareggiare mentre il sottoscritto era costretto ad osservarli perchè ancora impossibilitato a correre, non era piacevole.
Si è soliti dire che: "l'uomo con tre dame fa la figura del salame..." e con due ?
Per fortuna che le due immortalate dal Pres "Two Times" Gualla , Deborah e Claudia sono oltre che di bell'aspetto anche tremendamente simpatiche e devo ringraziarle per la spassosa compagnia. Come da pronostito il buon Alessandri si è aggiudicato il titolo di campione italiano di duathlon e un sentito applauso anche al coetaneo Lambruschini il quale uscito dal secondo cambio, complice la spiacevole comparsa di crampi, vedeva svanire le possibilità di lottare per il successo. Ho avuto modo di parlarci e l'ho trovato molto cordiale.
Bello come sempre rivedere i numerosi amici come Andrea Gabba,Christian,Guido Cassina ed Esposito,Max Malano, Ale, la Bet e il suo Max ormai anche lui stakanovista della multidisciplina.
Complimenti anche ai miei compagni di viaggio Cristina,il Dino,l'Ornello autori di ottime prove ed un ringraziamento al Pres Renzo che con il pulmino della società ci ha accompagnato nella gita domenicale fuori porta. Anche il Salitomane Scotti con il mio mito vivente Amanda Wu hanno ben figurato dimostrandosi ancora una volta la coppia regina della multidisciplina lecchese.

venerdì 20 ottobre 2006

1554,97

Ovvero i km. percorsi in questa annata 2006 nella multidisciplina e così suddivisi:
  • 22,8 Sguazzando,perchè usare il verbo nuotare nei confronti del sottoscritto sarebbe blasfemo, nei vari specchi d'acqua
  • 1239 Pedalando ed ammirando nei pochi attimi di lucidità mentale gli ameni paesaggi attraversati
  • 293,17 Correndo o camminando verso il tanto agoniato traguardo per riassaporare l'indescrivibile gioia che solo codesto sport ha saputo regalarmi.

A breve un post dedicato all'emozioni e alle sofferenze patite nelle varie prove.

mercoledì 18 ottobre 2006

Un campione anche di simpatia

l'IRONMAN & Ame
Sicuramente chi mastica un po' di triathlon conoscerà l'eroiche gesta del grandioso campione bolognese Federico Girasole per tutti il "GIRA" ma il post non vuole essere un riconoscimento delle sue indubbie qualità atletiche, riguardo le quali parlano chiaramente i suoi numerosi risultati di prestigio , bensì sottolineare quelle qualità umane, umiltà e simpatia ,tanto apprezzate dallo scrivente che lo relegano di diritto nell'olimpo dei campioni dentro e fuori la gara. Sono orgoglioso d'annoverare tra i miei amici il grande Gira.

lunedì 9 ottobre 2006

Qual'è il sesso debole ?

Eccola la nostra eroica atleta in compagnia dei suoi compagni di società del Cus Ferrara

Provate a competere con la pluridecorata Bet e se siete degli incalliti maschilisti cambierete ben presto la vostra opinione. Il post celebra l'ultima impresa sportiva in ordine di tempo per l'inesauribile atleta ferrarese capace nell'arco di otto giorni di piazzarsi al secondo posto dell'Elbaman e poi di salire sul gradino basso del podio ai campionati europei di duathlon in quel di Rimini lo scorso fine settimana. Questo grande personaggio rappresenta per lo scrivente il prototipo dell'atleta perfetto perchè racchiude in sè talento,simpatia,umiltà e dev'essere preso come esempio da chiunque pratichi attività sportiva. Proporrei un Bet Fan Club al quale sarei il primo ad aderire anche se sono un Ironmerd....
Complimenti vivissimi e resta sempre così come sei perchè abbiamo bisogno di figure come la tua nel nostro sport.
Ame

domenica 8 ottobre 2006

Dalla montagna all'oceano.......


Ricordate la M con il bollino costruita artigianalmente sui monti con piccole pietre pubblicata qualche post fa?
Ebbene sì la famosa Ironcoppia ha colpito ancora e mi ha inviato sempre la medesima icona del mondo Ironman realizzata su una famosa spiaggia d'oltre oceano. Questa patologia difficile da debellare e che s'impossessa dell' IM finisher si chiama "sindrome da M col bollino".
Sino ad ora non è stato trovato nessun vaccino per combatterla.....

sabato 7 ottobre 2006

Chi va piano va sano e va lontano....


......però così conciato può fare solo la figura del pagliaccio !
ringrazio l'amico Ale e il suo babbo autore di questa bella foto che mi ritrae durante la lunga camminata di 42.195 metri in quel dell'Elbaman.

giovedì 5 ottobre 2006

Forever young.....


In occasione del mio 41° compleanno rispolvero una canzone del 1984 di un gruppo cosiddetto meteora gli Alphaville perchè rispecchia il mio eterno desiderio di mantenere quello spirito giovanile indispensabile per affrontare soprattutto a livello sportivo le avversità e a condividere gioiosamente con gli altri atleti i momenti di felicità che lo sport ci dona.
Forever young per poter godere quando percorri per l'ultima volta la discesa di Puerto del Carmen a Lanzarote e senti il corpo pervaso dai brividi mentre ti accingi a transitare sotto lo striscione d'arrivo della competizione a cui sono sentimentalmente più legato e dove ha avuto inizio la mia avventura nel pianeta Ironman.
Auguri Ame !

mercoledì 4 ottobre 2006

Foto Elbaman 2ª Parte

Podio maschile
Gentleman Giò in training autogeno mentre studia la tattica di gara
Podio staffetta maschile
Podio femminile con il raggiante sorriso di Bet

Foto Elbaman 1ª Parte

Da sx a dx : Mazzotti,Gira,Ame,Guerri,Gentleman Giò Da dx a sx : Giona, la grande Bet, Ame, Michele e il guerriero Max
Bet con il Presidente Renzo Straniero

Step by step

Il mese d’ottobre rappresentava qualche anno addietro per il sottoscritto un periodo di transizione tra la stagione dedicata alla triplice disciplina e quella puramente podistica ricca di maratone e piacevoli incontri con i simpatici amici che fanno della corsa la loro principale passione. A scombussolare questo mio ecosistema sportivo è arrivato il Salitomane Marco Scotti organizzando in compagnia di Renzo Straniero l’unico Ironman presente in calendario nelle nostre italiche lande: l'Elbaman.
Il luogo prescelto per dissestare l’apparato motorio di noi poveri atleti era la magnifica isola d’Elba la quale dopo il battesimo della prima edizione ci ha nuovamente accolti per regalarci un altro fine settimana denso d’emozioni e ricordi che custodiremo nella nostra memoria per sempre.
Sinceramente dopo l’accoppiata Powerman-Bodensee ero snervato sia fisicamente che mentalmente e malgrado le sollecitazioni del sopraccitato Marco non vi erano i presupposti affinché partecipassi all’Elbaman competizione alquanto impegnativa se consideriamo la nervosa altimetria del nuovo percorso ciclistico all’interno del quale i tratti in piano sono pressoché inesistenti.
Anche la cortese famiglia di Marco composta dalla gentile signora Luigia e dall’instancabile papà Massimo avevano espresso il loro desiderio di vedermi all’opera nella gara nostrana ed io alla fine, considerando la mia fragilità mentale quando si parla di Ironman, ho accettato la sfida.
Sennonché la settimana prima della trasferta elbana mentre correvo ecco la mannaia che arriva tra capo e collo nelle vesti di una dolorosa fitta al gluteo destro infortunio presentatosi al sottoscritto senza preannunciare il suo arrivo. Il giorno successivo via di fretta dall’amata
osteopata Francesca sperando in un miracolo dell’ultima ora che però non arriva costringendomi a partire per una simile gara senza l’opportunità di compiere il gesto più amato dal sottoscritto ovverosia la corsa a piedi.Il morale è a questo punto prossimo allo a zero ma l’impegno preso con la famiglia Scotti deve essere rispettato e se riuscirò ad uscire dalle acque del golfo di Marina di Campo e pedalare senza avvertire dolore la maratona la camminerò tutta dal primo all’ultimo metro.
Compagno d’avventura del mio ultimo appuntamento stagionale è Giovanni “Gentleman Giò” Fumagalli brianzolo doc ma con le stigmate del vero lord inglese in virtù della sua innata flemma, al suo esordio sulla distanza e giustamente curioso di conoscere tramite lo scrivente alcuni aspetti relativi alla competizione a lui sconosciuta. Si è preparato meticolosamente per la prova e il suo palmares ricco di sky race lo renderà protagonista di una rimarchevole maratona corsa sempre in bella spinta. Il guardaroba di Gentleman Giò è praticamente una filiale di un negozio d’articoli sportivi perché potrebbe con l’abbigliamento portato da casa vestire tutti i partecipanti dell’Elbaman….
Arrivati il venerdì pomeriggio e ritirato il pacco gara in attesa del briefing facciamo una pedalata in direzione S. Ilario per scoprire la prima ascesa prevista nel nuovo percorso sulle due ruote che il buon Salitomane aveva definito pedalabile.La presenza sul percorso delle auto impegnate in un rally d’auto storiche non ci permette di visionare per intero la salita per cui decidiamo di fare ritorno in albergo e di recarci in piazza del Municipio di Marina di Campo per il briefing ed il successivo pasta party dove gli straordinari volontari servono dell’ottima pasta e crostate decisamente appetitose.Doveroso il bis per cominciare il carbo load che per lo scrivente durerà sino alla colazione pre gara senza soluzione di continuità….
In piazza incontriamo il numeroso gruppo del Granarolo capitanato dal mitico Gira con Mr.Telecom Fornasari,la Simona, Mazzotti, Guerri ecc.ecc. venuti armati di coltello tra i denti per vincere la classifica a squadre dell’Elbaman. Da buon PR stringo amicizie con nuovi atleti tra i quali degno di nota è lo svizzero Nicolas giovane atleta dalle formidabili qualità atletiche reduce dall’Ironman UK e preparatissimo per ben figurare all’Elbaman.
Quando ascolto con stupore la sua professionale preparazione gli profetizzo un sicuro arrivo nella top ten e col senno di poi il suo ottimo terzo posto conferma le mie previsioni della vigilia. Piacevole anche rivedere l’amico Eric Villena alias Mr. Bond conosciuto in occasione del Tri Sapin ed autore com’era nelle previsioni di una gara perfetta che gli è valsa il quarto posto finale.
Il sabato faccio un’eccezione alla regola la quale non prevede la ricognizione dei percorsi gara e in compagnia di Gentleman Giò visioniamo il giro previsto per la frazione in bici avvalorando la mia tesi e cioè che transitare per ben tre volte all’interno di codesto circuito sarà un vero e proprio massacro per i concorrenti. Ritornati al residence mi reco dal Salitomane e con molto calore gli rivolgo la seguente frase bilingue:“paesaggisticamente il tracciato è molto bello ma vadavialc….” . La fragorosa risata della truppa del Cus Ferrara mi permette di scambiare quattro chiacchiere con loro destinati a passare un fine settimana ricco di soddisfazioni personali. I tre maschietti Max,Giona e Michele faranno la staffetta mentre la punta di diamante della spedizione la peperina Bet tenterà di rendere vita dura alla vincitrice dello scorso anno Natallia Barkun.Altro incontro del sabato degno di nota è quello con il grande amico e compagno di molte tri-avventure Giacomo Maritati. Sul finire del secolo scorso siamo stati forse i primi in Italia ad inserire annualmente una cinquina di Ironman e già allora ci consideravano ,sportivamente parlando, dei folli….
Il bike check-in stranamente avviene in serata e subito dopo vado a nanna preoccupato perché il dolore al gluteo si era riacutizzato e la paura di non arrivare alla fine aumentava sempre più. Domenica ore 3.55 colazione a base di barrette energetiche accompagnate da un succo di frutta con Gentleman Giò ancora assonnato e molto agitato per quanto concerne l'abbigliamento da utilizzare in gara.
Notiamo con piacere il clima mite e al buio ci dirigiamo in zona cambio dove ritrovo dopo qualche annetto l’amico Marco Rocca dal quale acquistai la mia prima muta seria anche se ovviamente la mia scarsità come nuotatore non rende merito alla qualità del prodotto.
La spiegazione dell’iperattivo Marco Scotti relativamente al triangolo natatorio risulta impresa ardua in quanto le boe non si scorgono ma la presenza di canoe munite di luci rende tutti tranquilli e allo start per la prima volta quest’anno posso evitare l’assalto dei bisonti che di solito mi asfaltano dopo due bracciate riuscendo nell’ardua impresa di nuotare in santa pace.
Se il mondo è piccolo il mare lo è in misura maggiore e quasi sul finire del primo giro ecco affiorare dalle acque il Mostro dell’Elba alias Marco Aiolfi compagno di nuotate nelle medesime acque elbane in occasione della prima edizione dell’Elbaman. Al termine della prima tornata richiama la mia attenzione e mi sottolinea l’errata misura del percorso swim cosa che ci galvanizza assai in quanto il secondo giro sarà meno traumatico del solito.
Mi sono detto :“dai Ame la prima è andata ora pedala tranquillo e cerca di non farti prendere dalla foga di finire in fretta la bici perché la strada è ricca di mangia e bevi”.
La prima salita è pedalabile ma l’affronto con molta cautela così come la successiva discesa la quale c’immette sulla panoramica strada che costeggia l’isola dove è impossibile non rimanere stregati dall’amenità dei panorami e durante il terzo giro ,ormai con le riserve energetiche al lumicino, cerco di godermi il paesaggio noncurante dei dolori provenienti dai miei quadricipiti.
Raggiungo diversi concorrenti e scambio qualche battuta con loro soprattutto per quanto concerne le pessime condizioni del manto stradale ma seppur sofferente sono molto fiducioso di poter finire i quasi 180 km. sulle due ruote perché avverto solo un lieve fastidio al gluteo e il secondo cambio è ormai prossimo.
Quando vedo il centro di Marina di Campo mi commuovo e tiro un pugno sul manubrio per scaricare la tensione accumulata ma ripiombo nello sconforto quando calzate le mie Puma Prevail e indossato l’usuale papillon giallo mi accorgo che correre sarà una pia illusione e malgrado l’incitamento del presidente Renzo e i suoi complimenti per il recupero durante la frazione ciclistica i piani della vigilia verrano rispettati alla lettera. Per abitudine gareggio senza computer in bicicletta e l’orologio lo porto solo per guardare l’ora ma questa volta uscito dal T2 sul quadrante leggo 14:27 ossia l’inizio del calvario. Il primo dei cinque giri previsti per la maratona finale li faccio senza ascoltare musica dal lettore MP3 e oltre ad incitare i concorrenti mi diverto a scherzare con il trio delle meraviglie del medio di Mergozzo ovverosia Gianpiero ,Daniele e Renato molto simpatici nello sfottermi……
La mitica Bet dimostra come la grandezza sportiva non si misura in centimetri e sfruttando le sue immense doti podistiche passa a velocità doppia i concorrenti pagando alla distanza il suo sforzo ma ottenendo alla fine una strepitosa seconda posizione. Grande Bet sono proprio felice per la tua maiuscola prova !
Mentre proseguo nel mio lento cammino trovo nei pressi dell’arrivo la Simona che per problemi fisici ha dovuto alzare bandiera bianca e la cosa mi lascia l’amaro in bocca perché anche durante la prima edizione era stata costretta al ritiro. Il prossimo anno Simo devi tornare e sfatare il tabù…
Sia l’amico Ale Melloni che Gentlemen Giò viaggiano spediti e recuperano diverse posizioni mentre lo scrivente è seriamente preoccupato perché le pile dell’MP3 si stanno scaricando e la preoccupazione è quella di camminare al buio senza l’adorabile compagnia musicale. Ma l’angelo venuto dal cielo con le sembianze dell’amico Vincenzo Catalano mi porge la pila di ricambio e la momentanea depressione lascia spazio ad un attimo di felicità. Cerco di convincere Mazzotti del Granarolo a non abbandonare la competizione ma cammina e dice di non sentirsi bene per cui decide di fermarsi ed io quando vedo atleti costretti al ritiro mi rammarico non poco.
Ricordo due momenti significativi durante la mia marcia a ritmo lento. Il primo riguarda la stupita espressione facciale della Piera moglie dell’ Armando Scolari la quale mi domanda quanto mi manca a finire ed io rispondo che dovrò sudare ancora per più di tre ore.
Il secondo con un ragazzo italiano che mi riconosce e mi dice di non fermarmi perché per lui sono stato sempre un esempio di tenacia e un esempio da imitare per cui desistere sarebbe come distruggere un mito. Gli rispondo di non meritarmi tanta considerazione ma lo rassicuro dicendogli che solo sparandomi m’impediranno di raggiungere la meta. Sono stanco le gambe sono talmente dure che la foresta pietrificata al confronto è di burro e passo per la penultima volta di fianco al traguardo dove incontro il compagno di squadra Francesco in questa occasione nelle vesti di volontario il quale probabilmente vedendomi in crisi decide d’accompagnarmi in bicicletta per gli ultimi 4 km. rendendomi felice d’evitare il senso di sconforto che mi assaliva durante la percorrenza degli interminabili rettilinei verso il campo sportivo dove stonavo ,e chiedo venia agli originali autori, le canzoni presenti nell’MP3.
Rettilineo d’arrivo ringrazio di cuore Francesco e come previsto prima della piccola rampa che conduce al traguardo m’attende il grande Giacomo Maritati per mettere in opera il piano architettato durante i nostri incontri nel corso della maratona. Arriviamo insieme e Giacomo mostra in bella evidenza il suo numero di pettorale ovverosia il 44 che praticamente risultano essere gli Ironman conclusi da entrambi.
Subito dopo la linea d’arrivo trovo ad aspettarmi il gruppo del Cus Ferrara, Ale Melloni con il simpaticissimo papà, Scotti padre e figlio, Gentleman Giò e questa speciale accoglienza mi ripaga del sacrificio compiuto per concludere questo inusuale Elbaman.
Ora dovrò cercare di guarire da questo fastidioso acciacco e tirare un po’ il fiato perché il 5 sono 41 candeline e malgrado la vitalità di un ventenne il fisico comincia a scricchiolare……..

Spazio riservato ai ringraziamenti e saluti

-Agli staffettisti del Cus Ferrara un plauso per il secondo posto,per il supporto morale e per avermi aspettato al mio arrivo.
-A Bet per la grandiosa prestazione
-All’amico Giacomo Maritati per il bel quadretto finale
-Al gruppo del Granarolo sempre composto da gioviali atleti e al Gira per il puntuale piazzamento di rilievo
-A Mr. Telecom Fornasari che in maratona molto spesso mi ha fatto compagnia
-Ad Ale e Papà ed a Nicolas per l’amabile compagnia
-Al trio formato da Marco e Massimo Scotti e dal presidente Renzo Straniero per l’incommensurabile sforzo organizzativo compiuto. Un doveroso GRAZIE DI CUORE da parte di tutti gli atleti .
-A tutti i volontari per il loro prezioso lavoro
-All’ inventore del lettore MP3 nonché a tutti gli artisti presenti in esso perché per l’Ironmerd è stato di vitale importanza aiutandolo nei momenti di depressione.
-Al mio compagno di viaggio Gentleman Giò autore di una prova da incorniciare e che sicuramente rivedremo anche alla prossima edizione nei quartieri alti della classifica.
-A Vincenzo Catalano per la provvidenziale pila
-A tutti quanti hanno allietato il mio piacevole soggiorno elbano.

giovedì 28 settembre 2006

Dicasi atleta con la A maiuscola.......

Colui che possiede le seguenti caratteristiche:

UMILTA’: virtù per cui l'uomo non si esalta dei propri meriti e riconosce i suoi limiti naturali

RISPETTO: sentimento che ci induce a riconoscere i diritti, la dignità di qualcuno o di qualcosa

VOLONTA’
: la capacità di volere, ossia il potere di determinarsi consapevolmente a compiere un atto per ottenere un fine

SPIRITO: disposizione dell'animo che è alla base delle azioni dell'uomo

martedì 19 settembre 2006

Foto Mergozzo (3ª Parte)





E per finire ...il Bracco con Max Mr. Telecom Fornasari , Luca Bergamini con Ale Sartori, Guido Esposito, l'accoppiata Gira e Pierluca mentre chiude la galleria fotografica con la t-shirt societaria il Vecchio Lupo Maurizio Farina.

Foto Mergozzo (2ª Parte)





Altra serie di foto con il Lucianone, Two Times Pres Gualla in versione giudice, Gruppo Granarolo,il Bracco, Il Gigante Buono Luca e Cristina con un loro amico